AUTOSTRADE: TUTTI I NUMERI DELLA CRISI (4)
— 7 Maggio 2018Continuiamo la nostra analisi sulla crisi del comparto autostradale (il primo articolo della serie è stato pubblicato su Figisc Anisa News n. 4 del 08.04.2018 ed altri due su Figisc Anisa News n. 5 del 23.04.2018) con un focus specificamente orientato ad un significativo campione di singole tratte autostradali.
Come, già precisato negli articoli precedenti, la fonte dei dati è oggettiva ed «ufficiale»: ossia le statistiche puntuali ed approfondite di AISCAT (sezioni “Valori del traffico” e “L’autostrada e l’utente” delle Informazioni semestrali), per il periodo dal 2001 al 2016 (quelle per il 2017 saranno disponibili nei prossimi mesi).
Sono state selezionate trentanove tratte, per le quali sono disponibili tutti i dati idonei ad un confronto tra l’esercizio 2016 (ultimo anno della serie disponibile) con il 2001 (primo anno della serie disponibile) e con il 2007 (ultimo anno antecedente la recessione economica):
– lunghezza della tratta;
– percorrenze veicoli leggeri in milioni di km;
– percorrenze veicoli pesanti in milioni di km;
– percorrenze veicoli totali in milioni di km;
– numero punti vendita carburanti (rilevati da AISCAT come effettivamente attivi ed operanti negli anni presi a riferimento);
– volumi vendite carburanti (somma di benzina, gasolio e gpl) in milioni di litri;
– numero punti vendita servizi di beverage & food (rilevati da AISCAT come effettivamente attivi ed operanti negli anni presi a riferimento);
– volumi vendite altri beni e servizi diversi dai carburanti (beni e servizi soggetti a royalty e con esclusione di quelli generanti aggi) in milioni di euro.
I dati di dettaglio per le singole tratte sono consultabili e scaricabili in formato pdf cliccando con il mouse sul seguente titolo:
CAMPIONE TRATTE RETE AUTOSTRADALE 2001_2007_2016
Per le osservazioni di sintesi, nel confronto con il 2001, il 2016 evidenzia che:
– delle trentanove tratte esaminate, solo una evidenzia un calo delle percorrenze chilometriche superiore al 20 % ed una sola presenta valori decrementali compresi tra più del 10 % ed il 20 %, cinque hanno valori decrementali compresi tra lo zero ed il 10 % (insomma, in tutto sette denotano un decremento delle percorrenze), mentre trentadue presentano un incremento, e tra queste, diciassette registrano un incremento inferiore a quello medio del campione (+11,44 %) e quindici un incremento superiore alla media;
– per quanto riguarda le vendite di carburanti, delle trentanove tratte esaminate otto presentano un decremento superiore al 75 %, ventuno un decremento superiore al 60 % e fino al 75 %, sei un calo superiore al 50 % e fino al 60 %, mentre solo tre decrementano tra lo zero ed il 50 % e solo una presenta un incremento; rispetto alla media del calo del campione (-62,04 %), ventotto registrano un decremento più elevato e solo undici un decremento meno elevato (ed in un solo caso, come già detto, un incremento);
– per quanto riguarda le vendite di altri beni e servizi soggetti a royalty, delle trentanove tratte esaminate tre presentano un decremento superiore al 50 %, cinque un decremento superiore al 30 % e fino al 50 %, tre un calo superiore al 20 % e fino al 30 %, mentre tredici decrementano tra lo zero ed il 20 %, mentre quindici presentano un incremento; rispetto alla media dell’incremento del campione (+3,96 %), sedici tratte registrano o un decremento od un incremento meno elevato della media, mentre ventitre hanno un incremento più elevato (ed in un solo caso, come già detto, un incremento).
Sempre per le osservazioni di sintesi, nel confronto con il 2007, il 2016 evidenzia che:
– delle trentanove tratte esaminate, due evidenziano un calo delle percorrenze chilometriche superiore al 20 %, otto presentano valori decrementali compresi tra più del 10 % ed il 20 %, venti hanno valori decrementali compresi tra lo zero ed il 10 % (insomma, in tutto trenta denotano un decremento delle percorrenze), mentre solo nove presentano un incremento; rispetto al decremento del campione (-3,10 %) ventiquattro presentano un decremento più severo della media, mentre quindici presentano o un decremento meno severo od un incremento della media;
– per quanto riguarda le vendite di carburanti, delle trentanove tratte esaminate sei presentano un decremento superiore al 75 %, tredici un decremento superiore al 60 % e fino al 75 %, tredici un calo superiore al 50 % e fino al 60 %, mentre solo sette decrementano tra lo zero ed il 50; rispetto alla media del calo del campione (-55,23 %), venticinque registrano un decremento più elevato e solo quattordici un decremento meno elevato;
– per quanto riguarda le vendite di altri beni e servizi soggetti a royalty, delle trentanove tratte esaminate cinque presentano un decremento superiore al 50 %, cinque un decremento superiore al 30 % e fino al 50 %, cinque un calo superiore al 20 % e fino al 30 %, mentre venti decrementano tra lo zero ed il 20 %, mentre solo quattro presentano un incremento; rispetto alla media del decremento del campione (-19,47 %), sedici tratte registrano un decremento più elevato della media, mentre ventitre hanno o un decremento meno elevato od un incremento rispetto alla media.
Per le statistiche dell’erogato medio di carburanti (benzina, gasolio e gpl) per punto vendita carburanti,
– le medie dell’intero campione per il 2001 (383 punti vendita censiti da AISCAT) sono pari a 10,240 milioni litri, tra un massimo di tratta di 17,000 milioni di litri ed un minimo di tratta di 2,933;
– le medie dell’intero campione per il 2007 (389 punti vendita censiti) sono pari a 8,548 milioni litri (-16,52 % sul 2001), tra un massimo di tratta di 15,183 milioni di litri ed un minimo di tratta di 2,946;
– le medie dell’intero campione per il 2016 (376 punti vendita censiti) sono pari a 3,959 milioni litri (-61,34 % sul 2001 e -53,68 % sul 2007), tra un massimo di tratta di 6,810 milioni di litri ed un minimo di tratta di solo 0,700.
Per le statistiche delle vendite medie di beni e servizi soggetti a royalty per punto vendita beverage & food,
– le medie dell’intero campione per il 2001 (459 punti vendita censiti da AISCAT) sono pari a 1,732 milioni di euro, tra un massimo di tratta di 3,318 milioni di euro ed un minimo di tratta di 0,456;
– le medie dell’intero campione per il 2007 (462 punti vendita censiti) sono pari a 2,221 milioni di euro (+28,26 % sul 2001), tra un massimo di tratta di 3,802 milioni di euro ed un minimo di tratta di 0,700;
– le medie dell’intero campione per il 2016 (524 punti vendita censiti) sono pari a 1,577 milioni di euro (-8,94 % sul 2001 e -29,00 % sul 2007), tra un massimo di tratta di 3,125 milioni di euro ed un minimo di tratta di 0,460. [G.M.]