AUTOSTRADE: GESTORI RI-SCRIVONO A MINISTERI, AISCAT ED UP
— 29 Febbraio 2016
Roma, 23 febbraio 2016
Egr. Dott. Graziano DELRIO
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Egr. Dottoressa Federica GUIDI
Ministro dello Sviluppo Economico
Egr. Dott. Fabrizio PALENZONA
Presidente AISCAT
Egr. Ing. Claudio SPINACI
Presidente Unione Petrolifera
Oggetto: Gare per l’affidamento dei servizi autostradali di distribuzione carburanti, delle attività non oil e di ristorazione.
<<Egregi signori Ministri,
le scriventi Federazioni intendono ritornare su alcuni argomenti già posti alla loro attenzione con le raccomandate del 5 ottobre e 26 novembre 2015, rimaste senza risposta, ma che qui si intendono integralmente richiamate.
Questa tornata di assegnazione degli affidamenti è stata caratterizzata da una serie di ritardi e contraddizioni che, inevitabilmente, hanno prodotto e stanno producendo notevoli ritardi che, sommati all’aumento delle incertezze ed all’approssimazione delle soluzioni individuate, rischiano di far venir meno il concetto stesso di “pubblico servizio” che, come recita la Legge, deve essere garantito con continuità e regolarità a favore dei cittadini.
La nebulosità di alcune “prescrizioni” contenute nel Decreto Interministeriale del 7 Agosto 2015, che pure ha aperto la strada alla nuova proroga dei termini di scadenza delle procedure di affidamento, e la scarsa praticabilità – nelle cose – di strade che consentano trasparenza e rapidità nelle decisioni, completano il quadro.
Nel mentre, quindi, le scriventi Federazioni si vedono costrette a confermare – in mancanza del minimo di correzioni tese a sanare le criticità evidenziate – le azioni in sede di Magistratura amministrativa per veder annullare le parti più critiche del richiamato Decreto (la prossima udienza di merito è fissata al 6 aprile), ritengono che sia necessario riprecisare quello che sarà il loro comportamento nel merito degli affidamenti delle Aree di Servizio a “guida ristoro” e degli impianti destinati alla chiusura senza che i ministeri interessati abbiano mai chiarito la ratio che ha portato, nell’uno e nell’altro caso, alla loro individuazione.
Ciò, nonostante abbiano tentato di trovare, in tutte le sedi competenti, una convergenza fra posizioni che strumentalmente continuano a rimanere in conflitto e nonostante si siano spese per comporre un quadro di riferimento che consentisse di superare l’impasse e procedere speditamente alle assegnazioni. Senza la spada di Damocle che, come ricorda il Consiglio di Stato, graverebbe sulle amministrazioni in caso di soccombenza nel giudizio di merito.
Alla luce delle precedenti considerazioni, le scriventi annunciano che, nell’ambito delle legittime iniziative sindacali avviate a tutela dei diritti della categoria rappresentata, inviteranno i Gestori associati a non procedere alla riconsegna degli impianti nel caso di gara congiunta a “guida ristoro” nel caso in cui il precedente Gestore non venga confermato; a non riconsegnare gli impianti destinati alla chiusura per i quali, in applicazione del pubblico servizio, continueranno l’esercizio anche ricorrendo, laddove ci fosse il rifiuto del precedente Affidatario, al “libero mercato” per approvvigionarsi.
In questo contesto – e solo per chiarire ulteriormente il quadro – le scriventi ricordano che una compagnia petrolifera – la Tamoil Italia SpA – a seguito di accordi extragiudiziali e individuali con alcuni concessionari ha chiuso, unilateralmente, nel corso degli ultimi due anni alcuni impianti – sfrattando e arrecando grave danno economico ai Gestori e ai loro dipendenti- e che oggi, i medesimi concessionari stanno rimettendo a gara per un nuovo affidamento (cui concorre anche Tamoil) con evidente e palese violazione del pubblico servizio che, come è noto, non può essere piegato agli interessi di una parte (in questo caso Tamoil).
L’obbligo del concessionario e della Pubblica Amministrazione concedente cui è rimessa la sorveglianza sul corretto utilizzo delle concessioni, è quello di intervenire per assicurare il servizio con continuità e regolarità: ove ciò non fosse possibile dovrebbe – ai sensi della Legge 1034/70 – procedere alla revoca della concessione medesima.
Le scriventi Federazioni si riservano di promuovere un giudizio di merito anche su queste vicende qualora non intervenga un chiarimento complessivo sull’intera vicenda ed i diritti dei Gestori non vengano riconosciuti e rispettati.
FAIB, FIGISC ed ANISA chiedono su questi argomenti un urgentissimo incontro per esporre in maniera compiuta il loro pensiero.
In attesa di un cortese cenno di riscontro, l’occasione è gradita per inviare distinti saluti.
Antonino LUCCHESI – FAIB Autostrade
Roberto DI VINCENZO – FEGICA
Stefano CANTARELLI – ANISA>>