I GESTORI PROCLAMANO UNO SCIOPERO BIANCO DAL 1° MAGGIO 2019

 

DAL 1° MAGGIO 2019 I GESTORI PROCLAMANO UNO SCIOPERO BIANCO SOSPENDENDO TEMPORANEAMENTE LE VENDITE IN SERVITO PUR CONTINUANDO A GARANTIRE AI CONSUMATORI LA CONSUETA PRESENZA E PROFESSIONALITÀ

TALE AZIONE É PROMOSSA DA FAIB, FEGICA E FIGISC/ANISA PER PROTESTARE CONTRO I TITOLARI DEGLI IMPIANTI CHE, MENTRE LA CATEGORIA MUORE DI FAME DIBATTENDOSI TRA MARGINI INSUFFICIENTI, PRECARIATO CONTRATTUALE (sul quale c’è un silenzio complice della Pubblica Amministrazione) ED ABUSO DI DIPENDENZA ECONOMICA, GLI STESSI SI ARRICCHISCONO AUMENTANDO A DISMISURA I PREZZI DEL SERVITO (che non vanno ai Gestori) CHE PENALIZZANO DURAMENTE UN INCONSAPEVOLE CONSUMATORE.

TALE SITUAZIONE METTE IN DISCUSSIONE NON SOLO I DIRITTI DEI GESTORI E DEI CITTADINI MA ANCHE LA CREDIBILITÀ DELL’INTERO SETTORE.

QUESTO, NEL SILENZIO IMBARAZZANTE DEL MINISTERO E DI TUTTI I SOGGETTI ISTITUZIONALI PREPOSTI AL CONTROLLO DEI PREZZI E DELLA “LEGITTIMA” CONCORRENZA.

 Tale differenziale, tradotto in aride cifre, ha consentito alle Aziende di mettersi in tasca a scapito dei Gestori e dei consumatori – secondo una prudente stima – oltre 2 miliardi/anno.

Negli ultimi venti anni, infatti, il Ricavo Industriale Lordo (differenza fra prezzo medio Italia e Platt’s cif Med) è rimasto pressoché invariato nonostante nella prima fase il riferimento al prezzo medio Italia avvenisse sulle vendite effettuate – sostanzialmente – in servito e, dal 2012 (cfr. Decreto MISE del 23.11.2012) il riferimento è al prezzo medio al pubblico per vendite effettuate in self-service: nel primo caso i Gestori avevano un margine unitario di oltre 40 €uro/Klt (4 centesimi al litro) mentre oggi fanno difficoltà a raggiungere i 30 €/Klt. 

Gestori e consumatori, in estrema sintesi, hanno sopportato, per intero, il costo della ristrutturazione del mercato (dov’era l’AGCM?) e per avere il medesimo prezzo che prima corrispondevano a fronte di un servizio, oggi devono rifornirsi da sé o pagare una maggiorazione di 30 €cent/lt. in più.

Una “truffa” consentita in nome del “rifornimento self è bello e moderno” senza aggiungere che il consumatore non ha ottenuto alcun risparmio. Anzi!

In questa ottica anche il ragionamento: “tengo alti i prezzi del servito per ‘finanziare’ lo sconto self” (?) è l’ennesima falsità raccontata per gabbare Gestori, Consumatori, Antitrust, Governi e Parlamento. 

CHE COSA HANNO DA PERDERE I GESTORI DALLA SOSPENSIONE DEL SERVITO?

PROVIAMO A FARE DUE CONTI:

Assumiamo per esempio che il Gestore conduca un impianto con un erogato di 1.200 Klt/anno (media erogato nazionale). e, di questi, che ne distribuisca l’80% in self ed il 20% in servito e che fra le due modalità di vendita esista un differenziale di 300 €/Klt. 

Il Gestore avrà questi ricavi:

960 Klt. x 30 €/Klt. = € 28.800,00+ (Siva)

240 Klt. x 50 €/Klt. = € 12.000,00= (Siva)

Totale € 40.800,00 (Siva) 

Se il Gestore, aderendo all’iniziativa, dovesse “azzerare” le vendite in servito e distribuisse gli stessi litri tutti in self, registrerebbe, in un anno, una perdita di circa € 4.800,00 (1,2 Klt. per 30 €/Klt. = €uro 36.000,00 vs. 40.800,00). Ma, quanto perderebbero i titolari di impianto? 240 Klt. x 300 € = € 72.000,00 (i.c.)

In generale, considerato, che il 25% dei litri distribuiti in Italia, sono venduti in modalità servita (7,5 miliardi di litri), i titolari di impianti – applicando un differenziale medio di 300 €/Klt.(i.c.) – registreranno maggiori profitti per 2,250 Miliardi (i.c.); i Gestori sullo stesso 25%, ricavi aggiuntivi per 120 Milioni di euro (i.c.).

Quindi, chi ha più da perdere: Gestori, compagnie o titolari di impianti? I numeri parlano chiaro: per questo motivo la Categoria è pronta a “scommettere” 120 milioni contro 2,250 Miliardi. Compagnie e titolari, sono pronti ad accettare la sfida?  

Per questo dal 1° maggio 2019, se le Aziende ed i titolari non accoglieranno le richieste della Categoria (aumento significativo dei margini per recuperare la sostenibilità economica degli impianti; cancellazione dei contratti atipici e contro legge; significativa riduzione del differenziale di prezzo fra servito e self che penalizza margini ed erogati), i Gestori sospenderanno – per protesta – le vendite in modalità servita e tutte le vendite verranno effettuate in modalità self. Pur garantendo ai consumatori – durante la protesta – la consueta presenza e professionalità. 

E se i titolari degli impianti, come ritorsione, alzeranno i prezzi al pubblico non mancheremo di denunciare tali comportamenti – in tutte le sedi politico/istituzionali – come “ABUSO DI DIPENDENZA ECONOMICA“.

Nota informativa
a cura della Segreteria Nazionale FIGISC - ANISA
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