QUOTE MERCATO AL SORPASSO ? ENI A 24,7 %, NO-LOGO A 21,7 %

sorpasso

STAFFETTA, che si sofferma in uno degli ultimi numeri – che di seguito riportiamo [g.c.] – sulle nuove iniziative di marketing dei marchi petroliferi, scrive che «nel 2014 più o meno tutti i marchi hanno perso volumi sulla rete anche se non tutti sono risultati in rosso».

<<Con l’arrivo della primavera e della «driving season» anche in Italia, le compagnie stanno mettendo a punto gli strumenti per competere in un mercato sempre più concorrenziale – e sempre più diversificato, sia in termini geografici che di richieste dei consumatori. Se la risposta delle compagnie alle pompe bianche è stata in prima battuta concentrata sostanzialmente sul self service e sul ghost, la «nuova» modalità «Più servito» introdotta da ENI con il rinnovo dell’accordo con i gestori [e che partirà il 1° aprile] sembra un tentativo di venire incontro a questa segmentazione. E anche alla concorrenza delle pompe bianche, che quasi sempre offrono il servizio con un differenziale irrisorio rispetto al self [intorno ai 2,5 centesimi, stando ai dati dell’Osservatorio prezzi del MISE elaborati dalla Staffetta].

Secondo calcoli ENI, su un totale di 28 milioni di automobilisti italiani, il 48% [13 milioni] sono quelli che cercano la convenienza prevalentemente senza servizio, il 28% non sono attenti né al prezzo né alla qualità, il 14% [4 milioni] sono coloro che non badano al prezzo e cercano il servizio e il 10% [3 milioni] sono coloro che cercano il servizio con un occhio al prezzo. Sulla base di questa analisi il Cane a sei zampe ha formulato la propria campagna di marketing per il 2015, centrata sull’Iperself per il recupero dei volumi e sul Più servito per il recupero dei margini. Interessante la partnership che consente di accumulare punti sulla carta you&eni facendo la spesa presso i supermercati AUCHAN e SIMPLY, concorrenti di ENI nella distribuzione carburanti [anche se il database del ministero rileva tre impianti a marchio Auchan/ENI]. La cosa che lascia perplessi è la valutazione del valore del servizio. Il differenziale tra Iperself e Più servito ENI è pari a otto centesimi al litro. Un po’ troppo, di questi tempi.

Sul valore del servizio si sta interrogando TOTALERG, nell’ambito di un’iniziativa per aumentare i clienti sull’Isola Servita. Per farlo si punta sul gestore, sia in termini economici [un contributo che è già finito nel mirino dei sindacati] che, appunto, di servizio. Anche sugli sconti TOTALERG segue sostanzialmente la scia di ENI, puntando sulla fidelizzazione con un meccanismo che sembra un po’ bizantino: per ottenere lo sconto bisogna «spezzare» il rifornimento, facendone uno in settimana e uno nel fine settimana, ciascuno di almeno 20 litri, usando la carta fedeltà.

Anche ESSO ha lanciato un’iniziativa sul servito [per ora è partita solo la campagna radiofonica], mentre IP ha messo in campo due iniziative differenti per il self e per il servito.>>

Sulla forte competizione delle petrolifere con gli impianti no-logoperò per il consumatore che effettua i suoi acquisti in modalità self»] e sulle quote nel mercato distributivo si sofferma, invece, QUOTIDIANO ENERGIA che, qualche settimana fa [sotto il titolo «Le no-logo insidiano la leadership di ENI»] testualmente diceva: «Alla luce della quota di mercato realizzata da ENI nel 2014 pari al 25,5 % [-2 % sul 2013] le reti no-logo e della Gdo si avviano ad essere la prima “compagnia” del Paese. Anche perché ENI ha riportato nel bilancio che la quota di mercato dell’ultimo trimestre dell’anno è stata del 24,7 %; le reti indipendenti hanno ottenuto a gennaio il 21,7 %. Il sorpasso è sempre più vicino.»

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