FAIB, FEGICA E FIGISC SOLLECITANO INCONTRO A SPINACI [U.P.]
— 24 Ottobre 2015E sulle questioni che riguardano il presente ed il futuro possibile del settore le tre Organizzazioni di categoria, FAIB, FEGICA e FIGISC hanno scritto in data 14 ottobre al neo-Presidente di UNIONE PETROLIFERA, ing. Claudio SPINACI [TOTALERG] per chiedere un incontro al fine di «esaminare in uno spirito costruttivo e di filiera» le, di cui riproduciamo integralmente il testo:
<<Gentilissimo
Ing. Claudio SPINACI
Presidente UNIONE PETROLIFERA
Oggetto: RICHIESTA INCONTRO
Gentile Presidente,
è con piacere che Le rivolgiamo i migliori auguri di buon lavoro per il Suo nuovo prestigioso incarico di Presidente dell’Unione Petrolifera e Le chiediamo di poterLa incontrare a breve.
Come sa, il nostro settore è attraversato da tempo da molteplici problematiche, alcune inedite, per il recente passato, altre di più lunga stratificazione.
Sono questioni che attengono al contesto competitivo e di mercato, oltre che al quadro normativo, delle aziende petrolifere e delle imprese di gestione della rete carburanti.
Le importanti – e non sempre positive – novità prodotte sulla rete hanno ridisegnato il profilo dei principali attori, il ruolo di ciascuno, modificando il quadro operativo e delineando scenari futuri che lasciano presagire il radicarsi di tali fenomeni, a tutto danno della filiera e dei suoi valori, materiali ed immateriali.
A fronte di tali profondi mutamenti [crescita dell’extra rete, presenza massiccia sul mercato di operatori cosiddetti retisti, di retailer il cui business principale è nella GDO o di soggetti, come in autostrada, della ristorazione; politica dei prezzi indiscriminata; diffusione dell’illegalità; modifica unilaterali e contra legem di condizioni che prefigurano vantaggio competitivo solo per alcuni; lo stallo delle nuove tipologie contrattuali; il costo di gestione dei p.v. gravato da nuovi balzelli, come la monetica] che aspettano da tempo di essere affrontati, riteniamo che sia urgente un incontro tra l’ Unione Petrolifera e le nostre Federazioni, per esaminare in uno spirito costruttivo e di filiera le questioni, non certo in modo esaustivo, sopra accennate.
L’auspicio è di avviare una nuova stagione di relazioni industriali e favorire la modernizzazione della rete e del settore.
Certi di un suo sollecito riscontro le porgiamo i migliori saluti.>>
In attesa di un riscontro – che finora le Organizzazioni di categoria stanno ancora aspettando -, vi è comunque da interrogarsi sulla effettiva funzionalità di Unione Petrolifera rispetto alla tradizionale rappresentatività dell’intero settore – e conseguentemente sulla possibilità di indirizzare con una minima autorevolezza le dinamiche del settore – a fronte non solo dei cambiamenti radicali che il settore stesso sta vivendo, ma anche del diverso posizionamento delle aziende ad essa associate rispetto a tali cambiamenti, agli assetti futuri, alle strategie di movimento [o di uscita] nel mercato. E che tale dubbio non sia irragionevole, sembra dare controprova la vicenda della «rotazione» dei Presidenti che ha contrassegnato il dopo-De Vita: che siano i tempi difficili, che siano i contrasti di interessi nel mercato, sembra sempre meno consistente il mandato di Presidenti probabilmente «a scadenza temporale limitata» a poter incidere realmente sui nodi irrisolti e sempre più ingarbugliati del settore.