AUTO NUOVE 2017: IN EUROPA AL 95 % BENZINA E DIESEL

Che la fine del petrolio – frettolosamente annunciata dalla politica più trendy – sia alle porte, pare non influenzare eccessivamente le scelte degli automobilisti europei.

Infatti, secondo i dati del report del secondo trimestre 2017, di ACEA [European Automobile Manufacturers Association], nei quindici Paesi fondatori dell’Unione Europea le vetture nuove immatricolate da gennaio a giugno di quest’anno sono per il 48,5 % alimentate a benzina, per il 46,3 % a gasolio [in totale 94,8 %] e per 5,2 % a fonti energetiche alternative.

Il rapporto è consultabile e scaricabile [testo in lingua inglese] cliccando col mouse sul seguente titolo:

Report ACEA

Secondo ACEA, nel primo semestre 2017 vi sono state in tutto il mondo nuove immatricolazioni per 38,994 milioni di vetture contro i 37,678 milioni dello stesso periodo del 2016, con un incremento del +3,5 %; nel dettaglio delle grande aree, l’Europa passa da 9,152 a 9,542 milioni di immatricolazioni [con un incremento di +4,3 % sullo stesso periodo del 2016 (volumi costituiti per un 86 % dall’Unione Europea)], il Nord America passa da 8,499 a 8,302 milioni, con un calo di -2,3 %, il Sud America da 1,479 a 1,642 milioni, con un incremento del +11,0 %, il Medio Oriente ed Africa, da 1,998 a 2,090 milioni, con un +4,6 %, mentre l’Asia contribuisce con il 44,7 % all’intero dato mondiale [la sola Cina con il 27,7 %], passando da 16,550 a 17,417 milioni con un incremento del +5,2 % sullo stesso periodo del 2016.

Nell’Unione Europea, i dati più significativi sono quelli dei principali Paesi: Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna. In Francia le nuove immatricolazioni sono 1,135 milioni contro 1,102 dei primi sei mesi del 2016, con un incremento di 3,0 punti percentuali, in Germania si passa da 1,734 milioni del 2016 a 1,787 milioni del primo semestre 2017, con un + 3,1 %, in Italia da 1,043 milioni del primo semestre 2017 si passa a 1,136, con un incremento di +8,9 %, segno negativo di 1,3 punti percentuali per il Regno Unito, con 1,402 milioni contro 1,421 del primo semestre 2017, e infine la Spagna passa da 0,623 a 0,667 milioni di vetture, con un +7,1 %. I cinque Paesi citati valgono 8,211 milioni di vetture contro i 7,844 della prima metà del 2016, con un incremento del +4,7 %.

Cambia a favore della benzina la maggioranza che era del diesel nei primi sei mesi del 2016: nei Paesi fondatori dell’Unione Europea [EU 15], nel primo semestre 2017 le immatricolazioni diesel scendono, infatti, dal 50,2 % al 46,3 %.

Le immatricolazioni diesel restano sul 50 % o superiore in Irlanda con il 66,0 %, in Portogallo con il 61,4 %, in Italia con il 56,2 %, in Lussemburgo con il 53,2 %, in Svezia con il 51,5 %, in Austria, con il 51,1 % ed in Spagna con il 50,0 %.

Le alimentazioni alternative registrano 0,418 milioni di unità di nuova immatricolazione, contro 0,303 milioni dei primi sei mesi del 2016, con un incremento di +37,8 %: da 70,4mila a 96,9mila le auto a ricarica elettrica [+37,7 %], da 133mila a 214mila le auto ibride, con un incremento di 61,1 punti percentuali, mentre le auto a diversa fonte [GPL, metano, etanolo] passano da 99,9mila a 106,8mila, con una variazione di +6,9 %.

Su alimentazioni alternative, l’Italia, con nuove immatricolazioni di oltre 120mila unità [ancorché per oltre due terzi dovute ancora a GPL e metano] sopravanza del doppio o del triplo i risultati realizzati in Francia, Germania e Regno Unito [valori tra le 40mila e le 60mila unità] o Spagna [con valori tra le 20mila e le 40mila unità].

Nota informativa
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