ENI RETE: VENDITE E QUOTA MERCATO IN AUMENTO NEL 2017

Dalla Relazione Finanziaria 2017 di ENI, si pubblicano di seguito gli elementi significativi riferiti al settore REFINING & MARKETING E CHIMICA:

«Nel 2017 il settore Refining & Marketing e Chimica ha conseguito l’utile operativo adjusted di € 991 milioni, che rappresenta un miglioramento di € 408 milioni rispetto al 2016 (+70%).

Il business Refining & Marketing ha registrato l’utile operativo adjusted di € 531 milioni, risultato migliore degli ultimi otto anni. L’incremento del 91% ha beneficiato principalmente delle azioni di riassetto del sistema di raffinazione Eni eseguite negli ultimi anni che hanno consentito di ridurre il margine break-even 2017 al di sotto dei 4 $/barile. Positiva anche la performance del business commerciale per effetto delle politiche commerciali che hanno favorito i segmenti premium.

La Chimica ha conseguito l’utile operativo adjusted di € 460 milioni (+51%) rispetto al 2016 che chiudeva con un utile di €305 milioni, rappresentando la miglior performance della storia recente della chimica Eni grazie al positivo andamento dello scenario e ai benefici da azioni di ottimizzazione impiantistica. 

Le lavorazioni di petrolio e di semilavorati in conto proprio nel 2017 sono state di 24,02 milioni di tonnellate, in riduzione del 2% rispetto al periodo di confronto, a causa dell’indisponibilità di alcuni impianti a Sannazzaro e alla fermata di Taranto, solo in parte compensati dalle migliori performance di Milazzo e Livorno.

In aumento i volumi di lavorazione di oli vegetali per la produzione di biocarburanti presso la green refinery di Venezia (0,24 milioni di tonnellate; +14,3% rispetto al 2016).

Le vendite sulla rete in Italia (6,01 milioni di tonnellate) sono in aumento rispetto al 2016 (circa 8 mila tonnellate, +1,3%).

Le vendite rete nel resto d’Europa (2,53 milioni di tonnellate) sono diminuite del 4,9% rispetto al 2016 per effetto essenzialmente della cessione delle attività in Ungheria e Slovenia nel secondo semestre 2016. A parità di perimetro, escludendo l’effetto delle citate cessioni, le vendite aumentano dell’1,1% per effetto dei maggiori volumi commercializzati in Austria e Germania.

Le vendite dei prodotti petrolchimici di 3,71 milioni di tonnellate hanno evidenziato un leggero calo (-1,3% rispetto al 2016) in un contesto di mercato caratterizzato da consumi stagnanti. In aumento le vendite nel segmento dei polimeri, compensate dalla riduzione nelle altre linee di business.

Gli investimenti tecnici del settore di € 729 milioni hanno riguardato principalmente l’attività di raffinazione in Italia e all’estero (€ 395 milioni), finalizzati essenzialmente ai lavori di ripristino dell’impianto EST a Sannazzaro, al mantenimento dell’affidabilità degli impianti, alla conversione del sistema di raffinazione, nonché interventi in materia di salute, sicurezza e ambiente; l’attività di marketing (€ 131 milioni) per obblighi di legge e stay in business della rete di distribuzione in Italia e resto d’Europa.

La spesa in attività di ricerca e sviluppo del settore Refining & Marketing e Chimica è stata di circa € 58 milioni. Nel corso dell’anno sono state depositate 15 domande di brevetto.

APPROVVIGIONAMENTO E COMMERCIALIZZAZIONE

Nel 2017 sono state acquistate 24,28 milioni di tonnellate di petrolio (23,35 milioni di tonnellate nel 2016) di cui 3,51 milioni di tonnellate dal settore Exploration & Production, 9,83 milioni di tonnellate sul mercato spot e 10,94 milioni di tonnellate dai Paesi produttori con contratti a termine. La ripartizione degli acquisti per area geografica è la seguente: 40% dal Medio Oriente, 19% Asia Centrale, 15% dalla Russia, 12% dall’Italia, 10% dall’Africa Settentrionale, 2% dal Mare del Nord, 1% dall’Africa Occidentale e 1% da altre aree.

RAFFINAZIONE

Le lavorazioni di petrolio e di semilavorati in conto proprio nel 2017 sono state di 24,02 milioni di tonnellate, in flessione del 2% rispetto al 2016 a causa dell’indisponibilità di alcuni impianti a Sannazzaro e alla fermata di Taranto, solo in parte compensati dalle migliori performance di Milazzo e Livorno.

In Italia la diminuzione dei volumi processati (-2,1%) riflette principalmente i fenomeni precedentemente citati. In aumento (+14,3%) rispetto al 2016 i volumi di green feedstock processati presso la Raffineria di Venezia.

All’estero le lavorazioni in conto proprio di 2,87 milioni di tonnellate sono diminuite di circa 40 mila tonnellate (-1,4% per il maggior impatto delle fermate di manutenzione 2017 di BayernOil, rispetto a quelle di PCK del 2016).

Le lavorazioni complessive sulle raffinerie di proprietà sono state di 16,03 milioni di tonnellate, in calo del 7,7% (pari a 1,34 milioni di tonnellate).

Il tasso di utilizzo degli impianti, rapporto tra le lavorazioni e la capacità bilanciata, è pari all’82,6%. Il 15,2% del petrolio lavorato è di produzione Eni, in aumento rispetto al 2016 (14,8%).

DISTRIBUZIONE DI PRODOTTI PETROLIFERI

Le vendite di prodotti petroliferi (33,20 milioni di tonnellate) sono diminuite di 0,21 milioni di tonnellate rispetto al 2016, con una diminuzione pari allo 0,6%, per effetto principalmente delle minori vendite extrarete in Italia e della cessione delle attività in Ungheria e Slovenia nel corso del secondo semestre 2016.

DATI ENI 2005-2017 RETE ITALIA 

Vendite rete Italia

Le vendite sulla rete in Italia (6,01 milioni di tonnellate) sono in lieve crescita rispetto al 2016 (circa 80 mila tonnellate, +1,3%).

L’erogato medio riferito a benzina e gasolio (1.588 mila litri) ha registrato un aumento di circa 40 mila litri rispetto al 2016. La quota di mercato media del 2017 è del 25% in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto al 2016 (24,3%).

Al 31 dicembre 2017 la rete di distribuzione in Italia è costituita da 4.310 stazioni di servizio con una riduzione di 86 unità rispetto al 31 dicembre 2016 (4.396 stazioni di servizio) per effetto della chiusura di impianti a basso erogato (25 unità) e dal saldo negativo tra aperture e risoluzioni di contratti di convenzionamento (56 unità) e concessioni autostradali (5 unità).

VENDITE PER PRODOTTI RETE 

Vendite rete Resto d’Europa

Le vendite rete nel Resto d’Europa pari a 2,53 milioni di tonnellate hanno registrato una riduzione del 4,9% rispetto al periodo di confronto. Tale risultato riflette essenzialmente la cessione delle attività in Ungheria e Slovenia nel corso del secondo semestre 2016. A parità di perimetro, escludendo l’effetto delle citate cessioni, le vendite aumentano dell’1,1% per effetto dei maggiori volumi commercializzati in Austria e Germania.

Al 31 dicembre 2017 la rete di distribuzione nel Resto d’Europa è costituita da 1.234 stazioni di servizio, con un numero di distributori in aumento di 8 unità rispetto al 31 dicembre 2016 principalmente in Germania. L’erogato medio (2.440 mila litri) è aumentato di 100 mila litri rispetto al 2016 (2.340 mila litri).

Vendite sul mercato extrarete e altre vendite

Le vendite extrarete in Italia pari a 7,64 milioni di tonnellate hanno registrato una riduzione di circa 0,52 milioni di tonnellate, pari al 6,4%, rispetto al 2016 per effetto dei minori volumi commercializzati di gasoli, bunker e oli combustibili compensati dalle maggiori vendite di jet fuel e bitumi.

Le vendite extrarete nel Resto d’Europa, pari a 3,03 milioni di tonnellate, sono diminuite del 4,7% rispetto al 2016 per effetto dei minori volumi venduti in Austria e Francia oltre le citate dismissioni nell’Europa dell’Est, compensate dai maggiori volumi in Svizzera e Germania.

Le vendite al settore Petrolchimica (0,86 milioni di tonnellate) sono in riduzione del 15,7%.

Le altre vendite in Italia e all’estero (12,68 milioni di tonnellate) sono in diminuzione di circa 0,65 milioni di tonnellate, pari al 5,4%, per effetto delle minori vendite ad altre società petrolifere.»

Dalla sequenza di dati che sono esposti nelle tabelle precedenti, tuttavia, è possibile valutare i trend su un periodo più ampio che non sia il solo confronto con l’annualità immediatamente antecedente;

infatti, sezionando il periodo 2005-2017 in due sottoperiodi di analoga durata:

le vendite 2017 in rete Italia sommate di benzina, gasolio e gpl sono diminuite del -40,54 % sul 2005, del -28,42 % sul 2011 e sono cresciute del +1,53 % sul 2016;

la quota di mercato rete 2017 è scesa di 4,7 punti percentuali sul mercato intero (corrispondente ad un calo del -15,82 %) sul 2005 e addirittura di 5,5 punti (corrispondente ad un -18,03 %) sul 2011, ma è cresciuta di 0,7 punti (pari al +2,88 %) sul 2016;

il numero dei punti vendita 2017 rileva una diminuzione del -0.90 % sul 2005, che sale al -8,32 % sul 2011, in calo del -1,96 % anche rispetto al 2016;

l’erogato medio per punto vendita 2017 (riferito, come spiega ENI, a benzina e gasolio) è inferiore del -36,71 % sul 2005 e del -26,92 % sul 2011, mentre cresce del +2,39 % sul 2016; un risultato che sostanzialmente fa il paio con la diminuzione (-1,96 %) dei punti vendita intervenuta nello stesso intervallo.

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