FISCALITÀ ED ILLEGALITÀ SECONDO UNIONE PETROLIFERA
— 30 Ottobre 2017Secondo il Presidente di UNIONE PETROLIFERA, Claudio SPINACI, che é intervenuto nei giorni scorsi presso la Commissione Finanze della Camera dei Deputati, nello scorso esercizio 2016 ben l’81% del gettito di tutta la fiscalità energetica è stato prodotto dai prodotti petroliferi, i quali assorbono solamente il 34,2% della domanda di energia totale per un ammontare di 26,4 miliardi di euro di accise, cui si devono aggiungere 12 miliardi di Iva, per un totale di 38,4.
UP ribadisce che il carico fiscale sui prodotti petroliferi per autotrazione è già tra i maggiormente elevati nell’Europa Comunitaria, con un delta verso la media su benzina e gasolio, rispettivamente di 11 e 17 centesimi al litro.
{Per la verità, il delta medio del 2017 é più elevato [benzina solo accisa: euro 0,577 al litro per la media comunitaria dei 19 Paesi di area valutaria euro contro 0,728 nazionale (delta=15,1 cent/litro); benzina accisa+IVA su accisa: euro 0,698 al litro per la media comunitaria dei 19 Paesi di area valutaria euro contro 0,889 nazionale (delta=19,1 cent/litro); gasolio solo accisa: euro 0,451 al litro per la media comunitaria dei 19 Paesi di area valutaria euro contro 0,617 nazionale (delta=16,6 cent/litro); gasolio accisa+IVA su accisa: euro 0,545 al litro per la media comunitaria dei 19 Paesi di area valutaria euro contro 0,753 nazionale (delta=20,8 cent/litro)]. Si veda, al proposito, anche Newsletter Prezzi n. 144 del 30.09.2017, che riporta i dati analitici medi comunitari per il periodo gennaio – settembre 2017, consultabile e scaricabile in formato PDF cliccando col mouse sul titolo seguente}
NEWSLETTER_PREZZI_144NP_2017_Prezzi_imposte_UE_gennaio_settembre_2017
In ogni caso, valori e dati di gettito che attestano come sui prodotti petroliferi gravi “un carico fiscale decisamente sproporzionato rispetto alle altre fonti di energia usate sia per scopi termici che per autotrazione“.
La slide dell’audizione del Presidente Spinaci é anch’essa consultabile cliccando col mouse sul seguente titolo:
Secondo il Presidente UP, con questo preciso sistema fiscale “è aumentata l’illegalità sia sul fronte delle accise che per quanto riguarda l’evasione dell’Iva. È un fenomeno, questo, che butta fuori i gestori onesti che sempre di più sono minacciati dalla criminalità“.
Spinaci ha sostenuto che le norma di contrasto contenute nella manovra di bilancio “sono molto importanti, non vanno depotenziate, e noi siamo pronti a qualsiasi approfondimento sul tema” essendo opportune e necessarie sia per reprimere l’illegalità innescata da una tassazione eccessivamente elevata che per fronteggiare la criminalità che tenta di inserirsi nel settore “come emerge dagli sviluppi emersi con l’operazione Dirty Oil“.
“L’attuale fiscalità energetica – sostiene con un eufemismo UP – deriva solo marginalmente da criteri ambientali, essendosi concretizzata attraverso lo stratificarsi negli anni di interventi legati ad esigenze di bilancio dello Stato“.