FRONTE ILLEGALITÀ: CONTROLLI GDF SUL MERCATO «PARALLELO»

FRONTE ILLEGALITÀ: CONTROLLI GDF SUL MERCATO «PARALLELO»

Si è avviata da una decina di giorni fa una maxi operazione della Guardia di Finanza – avviata prioritariamente in aree territoriali del Nord e del Centro ed estendibile all’intero territorio nazionale – con la finalità di identificare operatori, rivenditori, retisti e quant’altro, che si siano approvvigionati sul così detto «mercato parallelo», in qualche maniera suscettibile di essere connesso alle aree di illegalità.

Obiettivo del Corpo, così afferma ASSOINDIPENDENTI in una circolare ai soci sarebbe quello di «verificare l’esistenza di eventuali condizioni tali da giustificare l’incriminazione per ricettazione».

Scrive STAFFETTA che «la minaccia di essere denunciati e incriminati per ricettazione anziché per incauto acquisto rappresenta un salto di qualità, e un grosso deterrente, nel contrasto all’illegalità nel mercato dei carburanti. Di effetto ben più immediato ed efficace, e tutto sommato a costo zero, di quello complicato e costoso del passaggio attraverso le modifiche al testo unico delle accise, che è la strada imboccata con l’art. 67 introdotto nel disegno di legge di Bilancio 2017 sulla scia delle conclusioni del tavolo ministeriale. Un’operazione a largo raggio della Guardia di Finanza che dovrebbe partire dal presupposto che nel corso di precedenti controlli i soggetti indagati siano stati avvertiti del rischio a cui si esponevano dal ritirare prodotti da soggetti in odore di illegalità attivi appunto in un vero e proprio “mercato parallelo”».

Sempre secondo STAFFETTA «sul territorio le operazioni della Guardia di Finanza sembrano aver prodotto già alcuni effetti pratici. In particolare, molti “utilizzatori finali”, spaventati dalla prospettiva dei controlli e della possibilità di passare dalla multa per incauto acquisto all’incriminazione per ricettazione, stanno tornando ai vecchi fornitori, abbandonando trader e intermediari – con la speranza che i vecchi fornitori non approfittino della circostanza per “vendicarsi” con rialzi dei prezzi. Il tutto semplicemente sulla base della legislazione vigente. Intanto proprio i “nuovi trader” continuano a inviare proposte di vendita a prezzi stracciati da tutte le basi di carico per consegne in tutta Italia».

Nota informativa
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