LA PROPOSTA ALLEGATA AL DECRETO INTERMINISTERIALE

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PROPOSTA

PIANO DI RISTRUTTURAZIONE

DELLA RETE DELLE AREE DI SERVIZIO

AUTOSTRADALI

1. Premesse
Il Decreto proposto alla firma dei Sig.ri Ministri è stato predisposto dalle scriventi Direzioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dello Sviluppo Economico e sottoposto alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome che lo ha condiviso.
Costituiscono parte integrante del Decreto l’elenco delle aree, il cronoprogramma ed il Documento Procedurale, che esplica le modalità di espletamento delle procedure competitive per l’affidamento dei servizi di distribuzione carbolubrificanti e delle attività commerciali.

Il Piano di ristrutturazione della rete delle aree di servizio presenti sui sedimi autostradali è elaborato sulla base degli Atti di Indirizzo dei Ministeri delle Infrastrutture e dei trasporti e dello Sviluppo Economico del 29 marzo 2013 e del 29 gennaio 2015.
Il Piano è finalizzato a riportare condizioni dí economicità ed efficienza nei servizi autostradali per l’esercizio sia delle attività commerciali e ristorative, sia delle attività di distribuzione di carbolubrificanti.
Il Piano riguarda l’intera rete autostradale, compresa la rete ANAS, oltre ai raccordi e tangenziali, per un totale di n. 463 aree.

Nel Piano sono previste misure di razionalizzazione della rete delle aree e misure di rivisitazione delle modalità dei servizi all’utenza finalizzate:
– alla chiusura di aree di servizio,
– alla gestione in modalità stagionale di alcune aree,
– all’esercizio di gestioni unitarie delle attività oli e non oil,
– all’accorpamento di aree di servizio,
– all’ampliamento dei servizi di rifornimento self-service, in particolare nell’orario notturno.

Da parte di queste Direzioni, inoltre, è stata posta l’attenzione sulla necessità della salvaguardia dei livelli occupazionali, riducendo al minimo la perdita dei posti di lavoro.

2. Chiusure delle aree di servizio
Le chiusure di aree sono limitate alle previsioni delle Società concessionarie relativamente alle aree con erogati inferiori a 2 milioni di litri annui e fatturati relativi ai prodotti principali inferiori a 750.000 euro annui, rispettando l’interdistanza minima tra impianti non superiore a 50 Km, al fine di garantire un adeguato servizio all’utenza.
Non è prevista la concessione di deroghe al rispetto dei suindicati requisiti ed i casi di dismissione sono accompagnati da piani di riconversione/utilizzo della area o dalla previsione di riapertura per lo svolgimento di servizi stagionali.
Sarà inoltre assicurata una implementazione della segnaletica per i rifornimenti oil e per í servizi non oil, per segnalare all’utenza le disponibilità lungo i tratti autostradali.
È prevista la chiusura di n. 25 aree per le quali è già scaduta o è in scadenza la sub concessione Complessivamente la chiusura rappresenterà il 5% delle aree attualmente presenti sulla rete.

3. Misure finalizzate a consentire la gestione economica delle aree di servizio
Al fine di ridurre i casi di chiusure sono previste misure di:
– sensibilizzazione dei concessionari autostradali per la riduzione dei canoni di subconcessione al fine di mitigare l’onerosità complessiva dei contratti, sia per la parte oil che non oil, anche attraverso la determinazione di due componenti: una variabile (da individuarsi in percentuale decrescente rispetto alle quantità vendute per i servizi oil e al fatturato per i servizi non oil) ed una fissa (indicizzata ai parametri già determinati nell’atto di indirizzo del 29 marzo 2013 e con una base d’asta da individuare attraverso il sistema della correlazione ai costi sostenuti dal concessionario autostradale per la gestione e manutenzione dell’area e delle infrastrutture in esse presenti oggetto di sub-concessione);

– accorpamenti di più aree non adiacenti, con un’interdistanza tra esse non inferiore a 100 Km per l’oil e 150 Km per la ristorazione, in un’unica gara al fine di rendere economicamente sostenibile la gestione del servizio anche in casi di aree economicamente non remunerative. Gran parte di esse sono poste frontalmente ai due lati della carreggiata (aree nord/sud e aree est/ovest);

– gestioni unitarie delle attività oil e non oil, al fine di assicurare la sostenibilità dei servizi.
Gli accorpamenti sono limitati a n. 14 aree, considerata la criticità di tale misura rispetto ai principi di concorrenza. Le gestioni unitarie interesseranno n. 119 aree.

4. Continuità della gestione
Il Piano prevede particolari condizioni per la continuità gestionale in base agli Accordi del 2002 che fanno salvi, anche in presenza di cambi di affidatari, le imprese di gestione delle aree, a garanzia degli investimenti effettuati, della continuità del servizio e dell’occupazione.

La criticità era rappresentata dal fatto che, secondo la normativa vigente, la durata dei contratti con cui la compagnia petrolifera cede in comodato gratuito l’impianto al gestore durano 9 anni, mentre le subconcessioni oil hanno durata variabile intorno ai 6 anni, in funzione dei lavori che il subconcessionario si impegna a fare col concessionario autostradale.

5. Misure di ristrutturazione della rete attraverso la implementazione della modalità dei servizi all’utenza
A tal fine il Piano prevede:
– l’implementazione dei servizi self-service di distribuzione dei carbolubrificanti e del servizio ristoro, in particolare durante l’orario notturno,
– l’implementazione dell’utilizzo dei carburanti alternativi ampliando l’offerta della ricarica elettrica e della distribuzione del carburante metano per autotrazione, nei casi di vicinanza alla rete distributiva e di disponibilità di superfici adeguate dell’area per il rispetto delle norme di sicurezza. L’individuazione delle aree con offerta di carburante metano viene realizzata nelle aree di servizio in accordo con il Protocollo sottoscritto da Regioni, UP, AISCAT, Lega ambiente, Assogasmetano e Federmetano;
– le misure di sicurezza dell’area attraverso un presidio continuativo dell’area di servizio, eventualmente anche attraverso un servizio di security.

6. Proposta
Premesso quanto sopra, queste Direzioni sottopongono alla firma dei Sig.ri Ministri il Decreto approvativo del Piano di ristrutturazione della rete delle aree di servizio presenti sui sedimi autostradali. Costituiscono parte integrante del Decreto l’elenco delle aree, il cronoprogramma ed il Documento Procedurale, che esplica le modalità di espletamento delle procedure competitive per l’affidamento dei servizi di distribuzione carbolubrificanti e delle attività commerciali.

I Direttori Generali dei Ministeri interessati

Nota informativa
a cura della Segreteria Nazionale FIGISC - ANISA
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