NEGOZIAZIONE STRAORDINARIA SUI MAGGIORI COSTI
— 15 Febbraio 2017Roma, 14 Febbraio 2017
APIIP SPA
ENI SPA
ESSO ITALIANA SRL
KUPIT SPA
TAMOIL SPA
TOTALERG SPA
UNIONE PETROLIFERA
ASSOPETROLI
CONSORZIO GRANDI RETI
Oggetto:
Nuovi costi di gestione. Criticità gestionali. Condizioni economiche gestionali e prezzo massimo di rivendita. Fase negoziale straordinaria.
Egregi Signori,
come è del tutto noto, l’attività di distribuzione carburanti al dettaglio negli ultimi anni è stata fatto oggetto di numerosi provvedimenti, anche normativi, che hanno comportato per l’intero sistema una aumento sensibile degli obblighi e degli oneri ad essi collegati.
Tuttavia, se per il resto della filiera, ivi compresa la Sua Azienda, è stato possibile, anche se non certo senza difficoltà, fare comunque fronte agendo sia sulla ottimizzazione dei costi che sulla leva del prezzo, ciò si è rilevato del tutto impossibile per i Gestori degli impianti che espongono il marchio della sua Azienda.
A maggior danno, i medesimi suddetti Gestori, in questi stessi anni, hanno dovuto subire sia l’impatto di una crescente discesa dei volumi di vendita, che una difficoltà oggettiva – per evitare ogni enfasi – di dare adeguato, tempestivo e necessario seguito agli obblighi di legge che assegnano alla contrattazione collettiva il costante adeguamento delle condizioni economico/normative della relazione tra Gestore e titolare di autorizzazione/fornitore.
In un tale contesto, una lunga serie di oneri – da quelli relativi all’impatto ambientale (smaltimento dei rifiuti speciali e non, acque reflue, ecc.), a quelli legati all’uso delle carte di credito/debito, per citare solo alcuni esempi – sono stati brutalmente rovesciati iniquamente e, alcune volte, in modo anche assai discutibile sotto il profilo della legittimità stessa, sulle spalle delle piccole imprese di gestione.
Le scriventi Federazioni ritengono essenziale interesse dell’intero «sistema produttivo» che le Organizzazioni di categoria dei titolari di autorizzazione – che, non casualmente, ci leggono per opportuna conoscenza – producessero il massimo sforzo per ricostruire una relazione positiva con la Pubblica Amministrazione, affinché il settore venga necessariamente alleggerito di una tale pesante quantità di oneri, anche nell’interesse del consumatore finale.
[Ad esempio, si allega alla presente una comunicazione congiunta destinata al Governo, avente ad oggetto proprio la questione legata alla cosiddetta «monetica»].
In ogni caso, le criticità economico/finanziarie di cui sono costrette a farsi inopinatamente carico le gestioni con le solo proprie forze da ormai troppo tempo, sono talmente drammatiche da imporre alle scriventi di individuare ogni possibile azione immediatamente risolutiva.
Le leggi speciali di settore, come già accennato, impongono una contrattazione collettiva «verticale» delle condizioni economico/normative, cui è esplicitamente rimessa anche la determinazione dei criteri di formazione dei prezzi considerati dal Regolamento (CE) 330/2010, vale a dire i prezzi di cessione, consigliato e massimo.
È proprio in questo ambito «contrattuale collettivo» che si sono determinate, ormai già da 15 anni, le condizioni che hanno reso possibile – grazie alla convinta disponibilità della categoria l’introduzione di un c.d. «tetto massimo invalicabile» ai prezzi dei carburanti, diversamente in assoluta ed unica disponibilità del singolo Gestore.
È quindi nel medesimo ambito «contrattuale collettivo» che le scriventi Federazioni immaginano che, al netto degli auspicabili ma futuribili interventi correttivi della Pubblica Amministrazione sopra evocati, sia opportuno e necessario individuare consensualmente nuove condizioni economiche che tengano inevitabilmente conto di una struttura dei «costi di sistema» emergente, del tutto differente rispetto a quella presa in considerazione nell’attualità.
Si tratta, perciò, di avviare immediatamente una fase negoziale, anche straordinaria e transitoria, che possa fornire alcune delle risposte dovute in una tale situazione emergenziale, pur nelle more della ripresa della contrattazione volta al rinnovo degli Accordi vigenti, per quanto scaduti.
Le scriventi Federazioni sono quindi a richiedere, nella motivata convinzione che la situazione rappresentata sia stata consapevolmente compresa, l’urgente riscontro con la disponibilità della Sua Azienda ad avviare entro la fine del corrente mese tale suddetta straordinaria fase negoziale.
Ove, al contrario, la Sua Azienda non ritenesse anche di suo interesse trovare le soluzioni acconce all’interno del suddetto ambito «contrattuale collettivo», le scriventi Federazioni si troveranno costrette a dare espressa indicazione ai propri associati di provvedere a recuperare i superiori costi sopportati individualmente anche facendo ricorso alla propria inviolabile facoltà assegnata loro dalla legge di determinare il prezzo finale [ma ciò sarebbe una sconfitta per l’intero sistema in quanto certificherebbe l’incapacità di individuare soluzioni condivise]. Ciò perché, nell’ambito di una piena logica di mercato, ciascuna impresa di gestione possa autonomamente valutare in quale misura ricondurre al necessario equilibrio il proprio conto economico/finanziario.
Si rimane attesa del cortese riscontro richiesto.
FAIB – FEGICA – FIGISC