QUANTO VALE L’ILLEGALITÀ? IL 15 % DEL MERCATO

QUANTO VALE L’ILLEGALITÀ? IL 15 % DEL MERCATO

Scrive STAFFETTA sul numero di venerdì 20.10.2017, citando la Relazione Tecnica al disegno di legge sul bilancio dello Stato approvato dal Consiglio dei ministri del 16 ottobre che «nel 2016 dei circa 66 miliardi di litri di prodotti petroliferi immessi in consumo, un quota pari al 15% (quasi 10 miliardi di litri) sia stato distratto sul mercato parallelo in frode Iva» e che la medesima relazione tecnica «stima prudenzialmente un gettito Iva evaso di circa 1,45 miliardi. Il Governo conta di recuperare 242 milioni attraverso l’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria e 200 milioni con le altre misure. L’Agenzia delle entrate quantifica in 384 milioni l’ammontare degli omessi versamenti Iva nel settore dei carburanti».

Si riporta, di seguito, testualmente quanto precisato nello schema di bilancio:

«Relazione tecnica

Il pacchetto di misure ha l’obiettivo di recuperare l’evasione dovuta alle frodi IVA.

Sulla base dei dati forniti dalle associazioni di categoria, si stima che, nel 2016, dei circa 66 miliardi di litri di prodotti petroliferi immessi in consumo, un quota pari al 15% (quasi 10 miliardi di litri) sia stato distratto sul mercato parallelo in frode IVA. Considerando un prezzo medio (dato dalla somma del prezzo industriale e dell’accisa) di un euro a litro ed abbattendo la percentuale di frode dal 15% al 10% in via prudenziale, si calcola che il gettito IVA evaso ammonti a circa 1,45 miliardi (10% x 66 x 22%), che si attribuisce interamente al settore della benzina e del gasolio (in quanto maggiormente esposti al rischio di evasione). Sottraendo alla stima del gettito IVA evaso per via delle frodi nel settore gasolio e benzina (1,45 miliardi di euro), l’ammontare che si stima di recuperare attraverso l’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria (242 milioni), si ottiene il valore residuo di 1,2 miliardi di evasione IVA.

Si stima prudenzialmente che, grazie all’introduzione di questo pacchetto misure di contrasto alle frodi IVA, sia possibile recuperare circa 1/6 del totale del gettito IVA evaso. Complessivamente quindi si stima che tali misure permettano un recupero di gettito IVA evaso pari a 200 milioni di euro. A ciò occorre aggiungere gli effetti di queste misure sugli omessi versamenti. L’Agenzia delle entrate quantifica in 384 milioni l’ammontare degli omessi versamenti IVA nel settore dei carburanti. Alla stima si è pervenuti applicando l’incidenza dell’IVA evasa nel settore sull’IVA evasa in totale (1,45 / 32,1 mld di euro) all’ammontare complessivo degli omessi versamenti IVA (8,5 mld di euro). Si stima prudenzialmente che a seguito dell’introduzione delle misure in oggetto sia possibile recuperare circa i 1/4 di questo ammontare, pari a 96 milioni di euro su base annua. Complessivamente si stima quindi che le misure comportino un recupero di gettito IVA pari a 296 milioni di euro annui a regime e pari a 271,3 milioni di euro per l’anno 2018 (11 mesi).»

Nota informativa
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