QUOTAZIONI E PREZZI SONO AUMENTATI….
— 14 Giugno 2015Sono ormai lontani i tempi in cui quotazioni e prezzi discendevano di giorno in giorno in una corsa apparentemente senza fine. Dal luglio 2014 al gennaio 2015, alla pompa il prezzo della benzina era sceso di 29 cent/litro (-16,4 %) e quello del gasolio di 25 cent/litro (-15,2 %); dietro questi numeri ci stava il crollo delle quotazioni del greggio, nell’ordine di 37,4 euro/barile (-46,4 %) – nonostante un deprezzamento del 14,0 % dell’euro rispetto al dollaro! – e quello delle quotazioni dei prodotti finiti: -25 cent/litro la benzina (-44,0 %) e -22 cent/litro il gasolio (-37,7 %).
Da gennaio a maggio 2015 il segno è progressivamente diventato rialzista: alla pompa il prezzo della benzina è cresciuto di 14 cent/litro (+9,6%) e quello del gasolio di 9 cent/litro (+6,7%); con un ulteriore deprezzamento del 4,1 % del cambio euro/dollaro, le quotazioni del greggio sono salite di 15,9 euro/barile (+38,2 %) e quelle dei prodotti finiti di 14 cent/litro (+45,4 %) per la benzina e di 11 cent/litro (+30,3 %) per il gasolio.
Variazioni percentuali prezzi e quotazioni gennaio – maggio – Benzina
In sintesi, alla pompa [i dati che si sono usati sono quelli medi mensili della modalità «self», rilevati su base settimanale come «Prezzo Italia» dal Ministero e poi trasmessi alla Commissione Europea], da gennaio a maggio 2015 la benzina ha recuperato il 48 % ed il gasolio il 36 % di quanto aveva perso dal luglio 2014 al gennaio 2015.
Variazioni percentuali prezzi e quotazioni gennaio – maggio – Gasolio
Una valutazione più dettagliata dei singoli fattori dell’aumento del prezzo alla pompa intervenuto da gennaio a maggio 2015 riguarda sostanzialmente le quotazioni internazionali dei prodotti finiti e l’«effetto cambio» derivante dalle variazioni euro/dollaro, nonché le variazioni intervenute sul ricavo industriale della distribuzione interna; non va ricercata – almeno questa volta – invece sul piano delle modificazioni della fiscalità di base: accisa ed aliquota IVA sono rimaste inalterate da gennaio a maggio e, pertanto, le variazioni dell’imposta residuale sul valore aggiunto sono anche esse esclusivamente derivanti dagli altri fattori.
Per la benzina, l’aumento di 14,2 cent/litro è dovuto alla variazione in aumento delle quotazioni del prodotto finito [10,5 cent/litro, pari al 73,9 %], alle variazioni negative dell’«effetto cambio» [2,3 cent/ litro, pari al 16,3 %], alla variazione in incremento del così detto ricavo industriale [1,4 cent/litro, pari al 9,8 %].
Per il gasolio, l’aumento di 9,3 cent/litro è dovuto alla variazione in aumento delle quotazioni del prodotto finito [10,8 cent/litro, pari al 116,4 %], alle variazioni negative dell’«effetto cambio» [2,3 cent/ litro, pari al 24,9 %], significativamente corrette al ribasso dalla variazione decrementale del ricavo industriale [-3,8 cent/litro, pari al -41,3 %].
Contributo percentuale dei fattori alla variazione del prezzo da gennaio a maggio 2015
Resta da valutare come questa tendenza rialzista dei prezzi – unitamente alle dinamiche dell’economia in generale – potrà influenzare il trend dei consumi: mancano ancora i dati provvisori del Ministero per il mese di maggio [disponibili tra qualche giorno], ma fino ad aprile la somma dei consumi di benzina e gasolio ha complessivamente fatto registrare un incremento del 3,42 % sul primo quadrimestre del 2014, suddivisi tra un marcato incremento dell’extrarete [+10,05 %] ed un modestissimo +0,12 % in rete.