REPORT AUTOSTRADE CON FOCUS SULLA RETE IN CONCESSIONE
— 13 Gennaio 2019A fine 2018 ANISA ha pubblicato uno speciale (disponibile sul sito nazionale FIGISC) dedicato alle vendite complessive della rete autostradale fino al 2017, con uno specifico focus dedicato alla rete in concessione.
Della rete in concessione, raccogliendo tutti i dati editati da AISCAT per le annate dal 2001 al 2017, sono riportate le statistiche relative alla lunghezza delle tratte, alle percorrenze chilometriche, alla stima dei veicoli teorici medi giornalieri della rete, ai volumi dei pedaggi ed alle dinamiche dei pedaggi incassati, al numero delle aree di servizio carburanti attive ed al numero di punti di ristoro e delle altre attività di food & beverage, nonché alle dinamiche delle vendite di carburanti (benzina, gasolio, gpl) e degli altri beni assoggettati a royalty ed alla stima degli erogati medi carburanti per area di servizio. Il tutto dettagliato, a seconda degli argomenti, per singole tratte o per singoli concessionari (come nel caso dei pedaggi).
L’estensione della rete in concessione, secondo i numeri AISCAT, si è incrementata dal 2001 al 2017 del 5,9 %, da 5.651 a 5.983 km, mentre nello stesso intervallo le percorrenze chilometriche dei veicoli che vi han avuto accesso sono passate da 73.947,0 milioni di chilometri a 86.717,7 (+17,3 %), un valore che risulta inferiore dello 0,8 % a quello del 2007 (prima della crisi economica, 87.406,9 milioni), ma in netta ripresa di 8,5 punti percentuali sull’ “anno nero” 2012 (79.908,0 milioni).
Ingente – come più volte sottolineato in altri articoli precedenti di questa newsletter – la crescita dei pedaggi incassati, dai 4,135 miliardi di euro del 2001 agli 8,050 del 2017, con un incremento di ben 94,6 punti percentuali in valore assoluto monetario corrente e del 66,1 % in più di resa per km percorso (da 0,056 euro/km a 0,093). Quasi stabile è rimasta l’offerta dei punti vendita delle aree di servizio carburanti (408 segnalate da AISCAT come attive nel 2001, 415 nel 2007 e nel 2012, ridotte a 403 nel 2017), mentre per i servizi di food & beverage i ristoranti attivi e censiti nelle annate da AISCAT risultavano 156 nel 2001, 166 nel 2007, 176 nel 2012 e 170 nel 2017, i bar e tipologie similari da 330 nel 2001 e 325 nel 2007 sarebbero aumentati a 420 nel 2012 e conteggiati in 406 nel 2017.
GRAFICO 1 – EROGATI MEDI CARBURANTI/ADS
Le vendite dei generi assoggettati a prelievo di royalty diversi dai carburanti sono incrementate nel 2017 del 6,6 % sul 2001 (854,7 milioni di euro contro 801,4), ma sono in flessione di 15,9 punti percentuali sul 2007 (1,017 miliardi di euro) e del 6,3 % sul 2012 (912,7 milioni di euro).
Come ampiamente noto, verticale è la caduta delle vendite di carburanti: la somma di benzina, gpl e gasolio crolla del 64,1 % rispetto al 2001 (1,499 miliardi di litri contro 4,181), e del 57,83 % se il confronto è effettuato sull’anno 2007 antecedente la crisi economica (3,555 miliardi di litri), ma anche il confronto con il 2012 (2,238 miliardi di litri) segna una ulteriore perdita di 33,0 punti percentuali. Tra i prodotti, la benzina ha perso nel 2017 l’83,8 % sul 2001 (259,0 milioni di litri contro 1,603 miliardi), il 68,7 % sul 2007 (822,0 milioni di litri) ed un ulteriore 33,6 % sul 2012 (389,8 milioni di litri), il gasolio è calato del 55,6 % sul 2001 (1,059 miliardi di litri contro 2,387), addirittura del 59,4 % sul 2007 (2,611 miliardi di litri) e del 35,5 % sul 2012 (1,642 miliardi di litri), il gpl perde 5,3 punti percentuali sul 2001 (180,9 milioni di litri contro 191,1), guadagna il 48,0 % sul 2007 (122,2 milioni di litri, secondo i dati AISCAT) ed infine perde il 12,6 % sul 2012 (206,9 milioni di litri). Conseguentemente sono andati a picco gli erogati medi per area di servizio: contro un valore di 10,248 milioni di litri/pv nel 2001 nel 2017 il calcolo (volumi di vendita diviso numero P.V.) segna un erogato di 3,720 milioni, con una picchiata di 63,7 punti percentuali in meno, mentre il confronto con il 2007 (erogato medio 8,567 milioni di litri/pv) marca un -56,6 % e quello con il 2012 (erogato medio 5,267 milioni di litri/pv) segna un -29,4 %.