RETE IN CONCESSIONE: SALGONO PEDAGGI, SI ACCUMULANO ROYALTY, TUTTO IL RESTO CROLLA

ANISA CONFCOMMERCIO ha pubblicato qualche tempo fa (e continuerà possibilmente a farlo con cadenza annuale) un Report autostrade rete in concessione, aggiornato sui dati pubblicati da AISCAT ed altre fonti per l’intero esercizio 2018; per il 2019, purtroppo, bisognerà attendere la prossima estate per accedere ai dati definitivi di quell’esercizio, ma il relativo anacronismo del Report non inficia affatto il senso generale del quadro del comparto, né le sue componenti essenziali, quale ampiamente delineato ben prima della attuale drammatica congiuntura connessa alla pandemia coronavirus.

Ed è infatti proprio per evidenziare che la crisi del comparto non è affatto frutto della attuale emergenza – se non in senso stretto negli ultimi due mesi -, quanto di un PERCORSO di CONDOTTE SPECULATIVE E DI POLITICHE COMMERCIALI ERRATE CHE NE HANNO DETERMINATO LA PROGRESSIVA marginalizzazione, che esso viene riproposto in questo numero.

Il Report ha preso in esame tutta una serie di grandezze indicative della performance della rete autostradale in concessione, ossia i volumi di vendita dei principali carburanti (benzina, gasolio e gpl); l’evoluzione della rete delle aree di servizio ed erogati medi per punti vendita carburanti; l’evoluzione delle vendite di beni diversi dai carburanti ed offerta di punti di servizio food & beverage; l’evoluzione del traffico, o, più precisamente, delle percorrenze chilometriche per classi di veicoli sulla rete (leggeri, pesanti, totali); l’evoluzione dell’ammontare dei pedaggi; la stima delle dinamiche evolutive della spesa complessiva degli utenti per acquisti di carburanti, di altri generi e per pedaggi; la stima delle vendite di carburante per chilometri di percorrenza dei veicoli sulla rete; il confronto dei prezzi dei carburanti sulla rete autostradale con quelli della rete in generale e le relazioni con la dinamica delle vendite; la valutazione dello scostamento tra le dinamiche di vendita della rete autostradale e le vendite di rete ordinaria e le vendite in generale, ed infine l’approfondimento (per un periodo di studio più ristretto, dal 2011 al 2018) dell’incidenza delle royalty in un campione significativo della rete autostradale in concessione.

Perché la focalizzazione sulla rete autostradale in concessione? Perché tale rete (che costituisce un campione di tutta la rete autostradale assai significativo, pari, cioè, ad oltre l’86 % della rete ed a oltre il 91 % delle aree di servizio) trova la sua motivazione in alcuni fatti oggettivi: diventa, infatti, sempre meno sufficiente il dato delle vendite rete segmento autostradale diffuso dal MiSE, in dipendenza della progressiva osmosi tra vendite in rete e vendite in extrarete, la cui classificazione non rende distinguibili i volumi venduti in extrarete che rifluiscono sulla rete (aspetto che se vale in generale su tutta la rete, acquista significatività anche su quella autostradale in dipendenza dei new comers operanti con le assegnazioni successive alla definizione del piano di razionalizzazione della rete), cui si aggiunge il fatto che le statistiche MiSE non distinguono per il prodotto gpl i volumi venduti in rete ordinaria da quelli in rete autostradale, dati che, per contro, è possibile reperire dalle statistiche di fine esercizio di AISCAT, che tratta con precisione dei servizi (in offerta di punti vendita, volumi e valori) all’utenza. Ragioni più che sufficienti per preferire un esame più dettagliato, sia pure limitato ad un campione ampiamente rappresentativo (la rete in regime di concessione), che uno meno preciso sulla totalità della rete autostradale.

I dati emersi dall’aggiornamento confermano pressoché integralmente le analisi già sviluppate in precedenza, rispetto alle quali confermano le tendenze ampiamente note (pur evidenziandosi sporadici rallentamento dei fenomeni più negativi), di cui sintetizziamo:

– la continua perdita in volume di vendite di carburanti (-65,67 % sul 2001, – 59,63 % sul 2007, -35,87 % sul 2012 e -4,25 % sul 2017);

– la corrispondente flessione dell’erogato medio della rete dei punti vendita (-66,98 % sul 2001, -61,06 sul 2007, -32,61 sul 2012 e -0,54 % sul 2017) che nell’intero periodo di studio crolla da 9,8 a 3,2 milioni di litri per punto vendita;

– la palese anomalia che evidenzia nella rete autostradale in concessione rispetto al 2001 una flessione quadrupla rispetto alle dinamiche delle vendite complessive (rete ed extrarete) nel medesimo intervallo temporale (-65,67 % vs/ -14,25 %);

– la flessione in valore delle vendite di altri generi (+6,34 % sul 2001, ma -16,19 % sul 2007. -6,63 % sul 2012 e -0,29 % sul 2017, ma che, rapportate ad una aspettativa di spesa in base alle variabili del tasso cumulato di inflazione e del tasso di variazione del traffico, evidenzia, ad esempio, per il 2018 un gap di 32 punti percentuali in meno);

– l’incremento dei pedaggi (+100,96 % sul 2001, dato pari a 3,6 volte il tasso di inflazione cumulato, +47,60 % sul 2007, +27,20 % sul 2012 e +3,23 % sul 2017);

– l’incidenza di royalty che si mantengono elevate per unità di prodotto e/o di spesa (nel 2018 pari a circa il 9 % della spesa totale degli utenti stimata per acquisti di carburanti ed altri generi), nonostante tendano per la parte variabile ad adeguarsi alla dinamica delle vendite, ma che comunque raggiungono il volume di circa 250 milioni di euro nell’esercizio [da aggiungersi alla stima di ben 5,0 miliardi di euro per il periodo 2003-2017, quale evidenziata nell’interrogazione parlamentare del 3 ottobre 2018 Atto Senato 3-00248 (consultabile e scaricabile in formato PDF cliccando col mouse sul titolo sottostante)];

Atto Senato 3_00248 03.10.2018

– la persistenza – seppure con una attenuazione nell’ultimo biennio – di forti gap concorrenziali del prezzo dei carburanti rispetto alle politiche commerciali della rete ordinaria;

– il progressivo incremento, per contro, delle percorrenze veicoli-km (+18,92 % sul 2001, +5,21 % sul 2007, +13,81 % sul 2012 e +3,75 % sul 2017), dato che va raffrontato criticamente con la performance negativa delle vendite.

I dati esposti nel Report (consultabile e scaricabile in formato PDF cliccando con il mouse sul titolo sotto riportato) sono riferiti (tranne nel caso specifico del campione trattato nel capitolo relativo alle royalty) all’intera rete in concessione, senza specificazioni relative alle singole tratte, che saranno invece oggetto di una Sezione specifica che uscirà con il Report per il 2019.

Report_autostrade_rete_in_concessione_2001_2018_parte_prima

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