LE OPINIONI DI QUESTI GIORNI SUI PREZZI
— 25 Gennaio 2016Pubblichiamo di seguito [per g.c.] gli articoli comparsi sulle riviste di settore che registrano le opinioni sulle dinamiche dei prezzi espresse in questi giorni sia dal Premier Renzi che da associazioni dei consumatori e rappresentanze del settore petrolifero.
Da STAFFETTA QUOTIDIANA del 22.01,2016
<<Carburanti, Renzi: i prezzi devono scendere ancora
La replica dell’UP: da giugno benzina -21 cent, gasolio -28, siamo in linea con l’Europa
“Ho chiesto al ministro dello Sviluppo economico di utilizzare una moral suasion: bisogna che scendano un po’ di più i prezzi alla pompa, c’è spazio per ridurre ancora ma non può essere il governo per decreto a fissare il prezzo”. lo ha detto il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, intervistato questa mattina su Radio Rtl 102,5. “Gasolio e benzina sono calate ma si può fare di più”, ha aggiunto.
Secondo il premier “il petrolio a 25 dollari rischia di diventare un problema”.
A fine mattinata è arrivata la risposta dell’Unione Petrolifera. “In relazione a quanto ripreso dalle agenzie di stampa sull’andamento dei prezzi dei carburanti, l’Unione Petrolifera fa presente che da giugno 2015 ad oggi il prezzo della benzina è diminuito di oltre 21 centesimi euro/litro e quello del gasolio di circa 28, riflettendo appieno la discesa del greggio e dei prodotti raffinati sui mercati internazionali.
A livello industriale il prezzo italiano è inoltre assolutamente in linea con quello medio dei paesi dell’area euro“.>>
Da QUOTIDIANO ENERGIA del 22.01.2016
<<Carburanti, Renzi: “C’è spazio per scendere ancora“
“Ho chiesto a Guidi di utilizzare la moral suasion”. UP: prezzi in linea con la discesa dei mercati. Consumatori e Faib: il Governo intervenga sulle accise
“Ho chiesto al ministro dello Sviluppo economico di utilizzare la moral suasion, perché bisogna che scendano un po’ di più i prezzi dei carburanti alla pompa. C’è spazio per ridurre ancora, però non è il Governo che può fissare il prezzo con un decreto“. A dirlo è il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, intervistato stamattina su Radio Rtl 102,5.
E se ovviamente l’esecutivo non può fissare il prezzo può invece ridurre le tasse che rappresentano ormai, tra accise e Iva, quasi il 70% del valore finale di benzina e diesel. Ed è quello che chiedono le associazioni dei consumatori. “Le accise siano ritoccate al ribasso immediatamente di almeno 5 cent al litro in una prima fase, per poi intervenire in termini strutturali con ulteriori riduzioni di almeno 10 cent al fine di riportare la tassazione nelle medie europee“, dicono Adusbef e Federconsumatori in una nota. “È intollerabile, infatti“, proseguono, “che il Governo lucri sui carburanti in maniera così pesante, come se fosse una ottava compagnia petrolifera, sottraendo così ingenti risorse dai bilanci familiari già profondamente depauperati“.
Anche FAIB reclama un intervento sulle accise. In particolare, secondo la federazione sarebbe utile legare le imposte di fabbricazione “al costo effettivo della materia prima, introducendo un meccanismo di flessibilità che permetta di riflettere le variazioni delle quotazioni del greggio. In questo modo, anche in Italia si potrà finalmente approfittare pienamente delle possibilità di risparmio che il calo del costo del petrolio può aprire per i consumatori e per tutta l’economia“.
Le associazioni dei consumatori tornano anche a ribadire che, “oggi, tenendo conto della perdita di forza del cambio euro-dollaro, dell’aumento delle accise sui carburanti, nonché l’incremento dell’Iva, l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori , “ha calcolato che il costo della benzina si trova comunque 6 centesimi oltre il livello a cui si dovrebbe attestare“.
Ma per l’Unione Petrolifera “a livello industriale il prezzo italiano è assolutamente in linea con quello medio dei Paesi dell’area euro“. In particolare, spiega l’UP in una nota diramata a valle delle polemiche sui carburanti, “da giugno 2015 ad oggi il prezzo della benzina è diminuito complessivamente di oltre 21 centesimi euro/litro, mentre quello del gasolio di circa 28 centesimi, riflettendo appieno la discesa del greggio e dei prodotti raffinati sui mercati internazionali“.>>