PER CAPIRE I PREZZI: E SE IL GREGGIO VA A ZERO?

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Si tratta, beninteso, di una semplice provocazione.

Se ne occupava il 13 gennaio STAFFETTA QUOTIDIANA in un articolo intitolato appunto «Se il barile scende a zero», di cui riportiamo [per g.c.] i seguenti passaggi letterali:

<<prevedere che il barile scenda a breve a zero dollari non è più un azzardo….. Quanto ci vorrà per bruciare anche questi 25 dollari [N.d.R.: la quotazione in dollari/barile del greggio OPEC in quella data] sull’altare del libero gioco della domanda e dell’offerta? In una devastante guerra dei prezzi che ha come posta in gioco la supremazia sul mercato? Un mese, due mesi, tre mesi? C’è qualche ostacolo fisico che impedisca di raggiungere questo traguardo? Apparentemente nessuno. Solo che a questo punto non ci sarebbe più nessuna convenienza a venderlo. E la convenienza invece ad acquistarlo e ad aumentare le scorte strategiche e galleggianti, ammesso e non concesso che ci siano ancora i i soldi per poterlo fare.>>

Non ci addentriamo in questo articolo in analisi sul perché della corsa al ribasso del greggio, ma esclusivamente su una analisi di cosa succederebbe al prezzo in Italia in questa tendenzialmente improbabile ipotesi estrema del barile a zero dollari. Sono ancora all’ordine del giorno le polemiche sui prezzi al consumo che non calano abbastanza quando cala il greggio, così come a chi ancora pretende che ad un calo, poniamo del 30 %, della materia prima debba seguire una eguale diminuzione del prezzo al consumo…

Negli ultimi vent’anni il greggio è sceso anche ben sotto i 20 dollari/barile: nel triennio dal 1997 al 1999 la media annua era, rispettivamente, di 19, 13 e 18 dollari/barile [al cambio col dollaro si parla, sempre rispettivamente, di 17, 11 e 17 euro/barile], come riportato nel seguente grafico:

QUOTAZIONE GREGGIO BRENT 1996-2016 – DOLLARI ED EURO/BARILE

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Ma quanto costerebbe la benzina od il gasolio al consumo nel Belpaese al fatidico punto zero del barile di greggio?

Intanto, il greggio da sé solo non fa andare i motori: deve essere lavorato per trarne i prodotti specifici, benzina e gasolio.

Se la quotazione di questi prodotti finiti dipende molto, ma non solo, dal prezzo del greggio, potremmo ipotizzare – stiamo sempre ragionando per assurdo del barile a zero dollari – che il prodotto finito possa avere anch’esso un valore corrispondente a zero più necessariamente costi e margini di lavorazione / raffinazione: nel 2015 la media dello scostamento tra quotazione del greggio e quotazione dei prodotti raffinati sulla piazza del Mediterraneo è stata di 9 centesimi/litro.

Poi i prodotti vanno distribuiti fino al consumatore finale: costi e margini del sistema distributivo valgono, spanna più spanna meno, circa 15 centesimi/litro.

Siamo a questo punto a 24 centesimi/litro, che identifica il prezzo industriale prima delle imposte applicate sui carburanti dalla Repubblica Italiana.

A questo punto, per la benzina si applicano 72,8 centesimi/litro di accise [non parliamo dell’altro centesimo che pesa in media ponderale nazionale a causa delle addizionali regionali di accisa su questo prodotto] e per il gasolio 61,7.

Poi si applica l’IVA del 22 % sia sull’accisa che sui 24 centesimi del prezzo industriale.

Il risultato è che la benzina alla pompa non potrà costare meno di 1,18 euro/litro ed il gasolio 1,05, anche con il barile a zero dollari.

Le imposte costituiranno allora l’80 % del prezzo della benzina ed il 77 % di quello del gasolio.

Rispetto ad oggi, il greggio avrà perduto il 100 % del suo valore, ma sempre rispetto ad oggi il prezzo alla pompa avrà perso – e non potrà perdere null’altro – solo il 14,6 % per la benzina e solo l’11,6 % per il gasolio.

L’esempio – puramente teorico e chiaramente estremo – spiega meglio di tante altre chiacchiere come funziona il rapporto tra greggio e prezzo finale, di cui la componente delle imposte è tanto più elevata quanto più diminuisce il prezzo industriale, con un solo paletto insuperabile: che sotto i puri costi/margini di raffinazione e distribuzione non si scende; per l’altro paletto, l’ammontare delle imposte nazionali, tutto può essere, anche se di sicuro è che è già troppo.

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