I 21 MILIARDI DI EURO DEL PROFESSOR MONTI

monti

Il 7 dicembre 2011 il Governo del prof. Monti, col suo famoso «Salva Italia» aumentò di botto le accise: +8,2 cent/litro per la benzina [+9,9 con l’IVA di allora al 21 %], +11,2 per il gasolio [+13,6 ivate] e + 2,2 [+2,7 ivate] per il GPL.

Quegli aumenti – davvero considerevoli – sono rimasti da allora incorporati nelle attuali accise [nel tempo anche lievemente aumentate e poi anche diminuite di importi minimi], che oggi valgono 0,72840 euro/litro per la benzina, 0,61740 per il gasolio e 0,14727 per il GPL.

E se consideriamo l’incidenza ponderale nazionale [calcolata sui consumi] delle addizionali regionali di accisa sulla benzina, su tale prodotto l’accisa sale a 0,73744 euro/litro.

Facendo una man di conti in base ai volumi di consumi rilevati dal Ministero da dicembre 2011 a dicembre 2015 [circa 50,672 miliardi di litri di benzina, 117,675 miliardi di litri di gasolio e 11,293 miliardi di litri di GPL], la stangata di Monti ha fatto pagare agli italiani in quarantanove mesi la bellezza di 21,394 miliardi di euro tra accise ed IVA [aumentata al 22 % dall’ottobre 2013] per effetto della manovra del «Salva Italia»: 5,057 miliardi di euro dalla benzina, 16,035 dal gasolio e 0,302 dal GPL.

CONSUMI E MAGGIORI ACCISE IVATE

consumi aumenti

Quella stangata – che in seguito lo stesso Monti definì persino «rozza» – ha fatto balzare il prezzo dei carburanti in Italia ai primi posti, generando uno «stacco Italia delle imposte» che dura da anni: se nel 2011 la media del prezzo della benzina era più elevata della media comunitaria di +0,135 euro/litro e quella delle imposte di +0,092 [per il gasolio prezzo più alto di +0,110 euro/litro, imposte +0,073], nel 2012 lo stacco del prezzo sull’Europa era salito a +0,259 euro/litro e quello delle imposte a +0,241 per la benzina [gasolio: stacco del prezzo a +0,261 e delle imposte a +0,234], nel 2013 lo stacco del prezzo sull’Europa era pari a +0,256 euro/litro e quello delle imposte a +0,242 per la benzina [gasolio: stacco del prezzo a +0,250 e delle imposte a +0,239], nel 2014 lo stacco del prezzo sull’Europa era pari a +0,262 euro/litro e quello delle imposte a +0,248 per la benzina [gasolio: stacco del prezzo a +0,250 e delle imposte a +0,244], e nel 2015 lo stacco del prezzo sull’Europa era pari a +0,231 euro/litro e quello delle imposte a +0,233 per la benzina [gasolio: stacco del prezzo a +0,212 e delle imposte a +0,224].

I grafici che seguono evidenziano le differenze nazionali rispetto alla media comunitaria sia del prezzo al consumo che dei principali fattori del prezzo [imposte e prezzo industriale] dall’inizio del 2011 all’inizio del 2016.

STACCO DEL PREZZO E DEI SUOI FATTORI ITALIA – U.E. – BENZINA

STACCO BENZINA

STACCO DEL PREZZO E DEI SUOI FATTORI ITALIA – U.E. – GASOLIO

STACCO GASOLIO

Nel gennaio 2016 tali stacchi sono scesi per la benzina sul prezzo a +0,226 euro/litro e per le imposte a +0,229 e per il gasolio, rispettivamente,a +0,190 e +0,215.

Ma le diminuzioni registrate nel 2015 e 2016 rispetto ai tre esercizi precedenti sono dovute solo ed esclusivamente alla diminuzione del prezzo industriale [ossia al calo del greggio e dei prodotti finiti] ed all’effetto di trascinamento dell’IVA su queste componenti del prezzo.

Nota informativa
a cura della Segreteria Nazionale FIGISC - ANISA
Piazza G. G. Belli, 2 - 00153 - Roma | Tel. +39 06 586 6351 Fax +39 06 583 31724
www.figisc.it | figisc@confcommercio.it | anisa@confcommercio.it

Confcommercio

Copyright © 2014 – All Rights Reserved. Ispirato a kopatheme.com, personalizzato da Omnia Comunicazioni