PREZZI: IL CONFRONTO CON L’EUROPA
— 11 Luglio 2016
Scriveva STAFFETTA QUOTIDIANA in data 30 giugno 2016 che la «valutazione settimanale dell’andamento degli stacchi in più e in meno dei “prezzi Italia” dalle medie Ue (zona euro) sta diventando un esercizio sempre meno utile e interessante» mentre in data 7 luglio 2016 titola: «“Stacchi Italia”, diesel da cinque mesi sotto la media».
Insomma, dopo anni ed anni in cui si è discettato sul prezzo «industriale» italiano [cioè il prezzo senza imposte] più elevato della media comunitaria europea e si sono imposti provvedimenti liberalizzatori di varia natura [anche per sfumare il peso crescente del carico fiscale da un lato, per assecondare nuovi e vecchi monopòli dall’altro], si prende atto che la realtà è decisamente cambiata e che il prezzo «industriale» italiano, quanto meno per il gasolio [che costituisce i due terzi dei consumi], è, invece, inferiore alla media comunitaria europea.
La rilevazione dei prezzi nella U.E. avviene in base ad un criterio ponderale per cui il prezzo del singolo Paese viene valorizzato in funzione della quota percentuale di consumi del singolo Paese sul totale dei consumi di ciascun prodotto nell’ambito dell’Unione, per cui, ad esempio, se consideriamo l’insieme dei soli Paesi che hanno come valuta l’euro, il peso di un litro di gasolio in Francia vale circa 9,2 volte il peso di un litro di gasolio in Portogallo, se consideriamo tutti i Paesi appartenenti all’Unione, il peso di un litro di benzina in Italia vale circa 18,5 volte il peso di un litro di benzina in Slovenia.
I dati del 2016 [rilevazioni settimanali] in entrambi i casi – confronto tra tutti Paesi e confronto tra i soli Paesi con valuta euro – sono riprodotti nella tabella che segue: da febbraio, in entrambi i sistemi di confronto, il dato del gasolio rileva uno «stacco» negativo che da febbraio a giugno è pari a quasi un centesimo/ litro, con punte anche di -1,5/-1,7 cent, e che comprendendo anche gennaio denota una media di -0,6/-0,7 cent/litro. Il dato della benzina risulta ancora superiore di +1,5 cent/litro in media nel caso del confronto tra tutti i 28 Paesi dell’Unione, dato che si riduce a +0,6 cent/litro nel confronto dei soli Paesi con valuta euro.
GLI «STACCHI» DEL PREZZO INDUSTRIALE SULLA MEDIA U.E. 2016 – METODO PONDERALE IN FUNZIONE DEL PESO DEI CONSUMI – €/LT.
Nel caso della benzina, la rilevazione comunitaria non tiene conto dell’incidenza delle addizionali regionali di accisa che incidono in Italia grosso modo sul 32 % dei consumi nazionali complessivi e per un valore di circa 0,9 cent/litro. Ragion per cui nella tabella abbiamo anche esposto, per questo prodotto, il dato che sarebbe giusto risultasse tenendo conto anche di tale fattore: un dato che fa ridurre lo «stacco del prezzo industriale» della benzina da +1,5 a +0,6 cent/litro nel confronto con la media comunitaria di tutti 28 Paesi e da +0,6 a -0,3 cent/litro, quindi diventando anch’esso negativo, nel confronto con la media comunitaria dei soli 19 Paesi di area valutaria euro.
Fin qui i dati dello «stacco del prezzo industriale», che giustificano quanto dice STAFFETTA sulla scarsa attualità di continuare a gingillarsi su questo argomento, che è diventato vecchio per varie ragioni, la più importante delle quali è che sta lentamente svanendo nel nulla, ma anche perché diventa poco attendibile quando variano con una tempistica non allineata i prezzi dei Paesi più «pesanti», ed infine anche perché il metodo di rilevazione italiano avviene sul solo prezzo in modalità «self», circostanza che se da un lato corrisponde alla situazione europea più diffusa, dall’altro mette in ombra che le differenze di prezzo tra «self» e «servito» [se ne è parlato nell’articolo precedente di questo stesso numero] valgono, grosso modo, ormai oltre 10 cent/litro.
Ma, nel confronto dei prezzi con le medie comunitarie, il vero problema rimane [anche se parzialmente attenuato per effetto della diminuzione dei prezzi del greggio e dei prodotti lavorati che hanno avuto in indubbio effetto ad abbassare l’IVA per questa parte del prezzo totale, mentre le accise sono rimaste pressoché «inchiodate» dopo l’aumento di fine anno 2011, con relativo trascinamento dell’IVA su questa parte del prezzo totale] quello dello «stacco delle imposte».
Dagli ultimi dati pubblicati – con cadenza mensile – da FIGISC ANISA Confcommercio con la Newsletter 095NP/2016 del 3 luglio 2016 «Monitoraggio “stacco Italia – U.E.” – giugno 2016», consultabile e scaricabile integralmente in formato pdf cliccando col mouse sul seguente titolo:
NEWSLETTER_PREZZI_095NP_2016_MONITORAGGIO_STACCO_ITALIA_UE_GIUGNO_2016
emergono le seguenti osservazioni di massima:
– nel periodo gennaio – novembre 2011 per la benzina la media dello «stacco» con l’Unione Europea era computato in +0,126 euro/litro per il prezzo al consumo, per +0,083 euro/litro per le imposte (ossia il 65,56 % dello «stacco» totale] e per +0,044 euro/litro per il prezzo industriale (34,44 % dello «stacco» totale]; per il gasolio la media dello «stacco» con l’Unione Europea era computato in +0,099 euro/litro per il prezzo al consumo, per +0,062 euro/litro per le imposte (62,26 % dello «stacco» totale] e per +0,037 euro/litro per il prezzo industriale (62,26 % dello «stacco» totale];
– nel periodo dicembre 2011 – giugno 2016 [nel dicembre 2011 ci fu il più cospicuo aumento delle accise] per la benzina la media dello «stacco» con l’Unione Europea è computato in +0,248 euro/litro per il prezzo al consumo, per +0,239 euro/litro per le imposte [96,13 % dello «stacco» totale] e per +0,009 euro/litro per il prezzo industriale [3,87 % dello «stacco» totale]; per il gasolio la media dello «stacco» con l’Unione Europea è computato in +0,237 euro/litro per il prezzo al consumo, per +0,232 euro/litro per le imposte [97,94 % dello «stacco» totale] e per +0,005 euro/litro per il prezzo industriale [2,06 % dello «stacco» totale];
– dal gennaio 2011 al giugno 2016 lo «stacco» con l’Unione Europea per le grandezze relative alla benzina passa da +0,096 a +0,221 euro/litro [incremento di +0,125 euro/litro e del +130,21 %] per il prezzo al consumo, da +0,050 a +0,227 euro/litro [incremento di +0,177 euro/litro e del +354,00 %] per le imposte, nonché da +0,046 a -0,006 euro/litro [decremento di -0,052 euro/litro] per il prezzo industriale;
– per le grandezze relative al gasolio, dal gennaio 2011 al giugno 2016 lo «stacco» con l’Unione Europea passa da +0,066 a +0,195 euro/litro [incremento di +0,129 euro/litro e del +195,45 %] per il prezzo al consumo, da +0,030 a +0,215 euro/litro [incremento di +0,185 euro/litro e del +616,67 %] per le imposte, e da +0,036 a -0,020 euro/litro [decremento di -0,056 euro/litro] per il prezzo industriale;
– la media di giugno 2016 registra uno «stacco» con l’Unione Europea per il prodotto benzina così determinato: +0,221 euro/litro prezzo al consumo, +0,227 euro/litro imposte e -0,006 euro/litro prezzo industriale;
– la media di giugno 2016 registra uno «stacco» con l’Unione Europea per il prodotto gasolio così determinato: +0,195 euro/litro prezzo al consumo, +0,215 euro/litro imposte e -0,020 euro/litro prezzo industriale.
Questi dati risultano effettuando il calcolo dello «stacco» per differenza tra dato Italia del prezzo al consumo, delle imposte e del prezzo industriale, e quello della media aritmetica [e non già ponderale in base ai volumi dei consumi dei diversi Stati, come si è spiegato sopra] delle stesse grandezze di tutti i 28 Paesi dell’Unione ed indipendentemente alla loro appartenenza all’area monetaria euro o meno, in quanto tutte le grandezze sono espresse in euro/litro], nonché per il prodotto benzina tenendo conto dell’imposta comprendendovi, oltre all’accisa nazionale, l’incidenza ponderata delle addizionali regionali.
In somma sintesi: nel 2016 in Italia il prezzo della benzina mediamente è stato superiore di 22,0 cent/litro e quello del gasolio di 18,8 cent/litro alla media comunitaria del prezzo di questi due prodotti, e mentre il prezzo senza imposte risulta inferiore alla media comunitaria di 0,6 cent/litro per la benzina e di 2,5 cent/litro per il gasolio, le imposte sono più elevate della media comunitaria per 22,6 cent/litro per la benzina e per 21,3 cent/litro per il gasolio.
E per i numeri dal 2011 al 2016, l’evoluzione degli «stacchi» del prezzo al consumo, delle imposte e del prezzo industriale italiani sulla media aritmetica dei 28 Paesi dell’Unione Europea, si veda la seguente tabella:
GLI «STACCHI» DAL 2011 AL 2016 – €/LT.