DOPO L’ACQUISIZIONE TOTALERG CHIESTO INCONTRO AD API IP

Si è infine concretato, con manifesta soddisfazione delle parti (“grande euforia” ha scritto STAFFETTA per “un’operazione controcorrente” che inverte il processo della “fine del petrolio Italia”) il capitolo dell’acquisizione da parte di API IP (e delle banche che ne hanno erogato le risorse finanziarie ed a cui viene dato un “pegno” del 51 % del Gruppo ) della rete distributiva TOTALERG per un deal complessivo – incluse le parti raffinazione, extrarete e gpl – di 750 milioni di euro, con closing finale al 31 gennaio 2018 e salva approvazione dell’Autorità della concorrenza e del mercato, cui la pratica é stata sottoposta (termine per le osservazioni al 20 novembre).

La “grande rete” che ne risulterebbe sarebbe la somma di circa 2.805 impianti API IP (1.201 sociali e 1.604 convenzionati, una quota quest’ultima pari ad oltre il 57 %) e di circa 2.545 impianti a marchio TOTALERG (1.646 sociali ed 899 convenzionati, una quota questa dei convenzionati, pari ad oltre il 35 %): in tutto 5.350 impianti, di cui 2.847 sociali e 2.503 (quasi il 47 %) convenzionati, che sommerebbero – con performances di erogato medio più basse in ambiente API IP rispetto a TOTALERG – una quota di mercato attorno al 19 %.

Euforia” dei contraenti a parte, FAIB, FEGICA e FIGISC pur osservando che “la disponibilità delle nostre Federazioni è massima e, comunque, protesa a massimizzare i risultati che discenderanno da questa acquisizione”, richiedono formalmente un rapido incontro al Presidente, all’Amministratore Delegato ed al Direttore Rete del Gruppo Api “per avere chiarimenti”.

Le Organizzazioni di categoria, infatti, rilevano che “la notizia dell’acquisizione delle attività di TotalErg SpA da parte del Gruppo Api, comunicata alla fine dello scorso fine settimana, pur non avendo colto di sorpresa le nostre Federazioni, ha sollevato alcuni interrogativi”.

Su tutta la vicenda acquisizione, infatti, la Triplice dei gestori ha “il dovere di dare delle risposte alla preoccupazione dei gestori che saranno chiamati a vivere una nuova realtà che prevede la costituzione di un’unica Compagnia”, citando, ad esempio, le differenze tra le due realtà anche sotto il profilo dei rapporti economici e normativi: “allo stato attuale abbiamo due Accordi diversi da applicarsi ai gestori della viabilità ordinaria ed un Accordo solo – con TotalErg – per quanto riguarda i gestori autostradali; due procedure ‘cali‘, diverse procedure contabili ed amministrative, differenti modalità di pagamento e di gestione delle carte aziendali, e così via”.

Sono queste le fondate ragioni in base alle quali le Federazioni sollecitano “un incontro specifico sulle tematiche della rete di distribuzione e sui percorsi di integrazione che il nuovo Gruppo intende seguire: a partire da quanto, già oggi, è patrimonio della Categoria”, dal momento che “la scommessa, a questo punto, è quella di ricercare, nella condivisione del percorso l’adesione spontanea e partecipata dei gestori, che rappresentano l’Azienda, tutti i giorni, nei confronti della clientela (tanto Api, quanto TotalErg) e che, alla fine, ‘sulla strada‘ saranno i soggetti che potranno fare la differenza ed aiutare il Progetto ad avere affermazione commerciale.”

 

Nota informativa
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