EMERGENZA DISTRIBUZIONE CARBURANTI

EMERGENZA DISTRIBUZIONE CARBURANTI

Roma, 16 Dicembre 2016

COMUNICATO STAMPA UNITARIO FAIB, FEGICA E FIGISC

EMERGENZA DISTRIBUZIONE CARBURANTI: COMPETIZIONE IRREGOLARE E MERCATO SEMPRE PIU’ COMPROMESSO DA PRODOTTI DI INCERTA PROVENIENZA, SFRUTTAMENTO ILLEGALE DEL LAVORO DEI GESTORI

Insediamento del Comitato unitario nazionale, dichiarazione dello stato di mobilitazione, denuncia dei sempre più diffusi comportamenti illegali e dell’ampio ricorso a quella che appare essere una nuova forma di caporalato. Sono le questioni principali emerse dalla riunione congiunta dei gruppi dirigenti di FAIB FEGICA e FIGISC per discutere dello stato della rete carburanti alla fine di questo 2016 che ha visto ulteriormente deteriorarsi sia l’assetto industriale della rete che il quadro delle relazioni con gli operatori non integrati.

Emerge una diffusa preoccupazione per l’alta illegalità, a tutti i livelli: dall’evasione delle imposte, alla provenienza, alla qualità dei prodotti immessi al consumo fino alla diffusa e scandalosa pratica del “caporalato petrolifero, cui fanno ricorso un sempre maggiore numero di proprietari di impianti privi di scrupolo che si sottraggono all’obbligo della contrattazione prevista dalla legge, nell’inerzia colpevole del Ministero dello Sviluppo Economico e delle Istituzioni preposte a vigilare sul rispetto delle leggi ed al corretto dispiegarsi della concorrenza e del mercato. Tale pratica sfocia nello sfruttamento della manodopera, con rapporti negoziali imposti e contra legem, finalizzati ad assicurare rendite di posizione e il più completo dominio sui malcapitati gestori oltre che ad evadere i connessi obblighi contributivi.

A questo fine la rappresentanza unitaria dei gestori presenterà nelle prossime settimane un dossier sullo stato della contrattualistica nel settore a tutte le forze politiche e parlamentari affinché il Governo ed il Parlamento assumano le necessarie iniziative finalizzate al ripristino della piena legalità ad ogni livello della filiera, iniziative che fino ad oggi sono mancate.

I gruppi dirigenti di FAIB FEGICA e FIGISC hanno denunciato da tempo l’inquinamento della competizione discendente da traffici illegali, evasione fiscale e prodotti petroliferi irregolari, con una sempre più marcata e manifesta infiltrazione della criminalità, che ormai vale il 15% del fatturato complessivo secondo le stime più prudenti. Per far fronte a questo evidente e crescente vuoto di legalità appare necessario introdurre anche per il settore carburanti, così come per tutti gli altri settori distributivi, strumenti specifici per combattere il colossale giro di illegalità, stimato da tutti gli operatori della filiera intorno dal 10 al 15% del fatturato complessivo.

FAIB FEGICA e FIGISC hanno rilanciato la necessità della piena applicazione del quadro normativo di settore che converge sull’essenziale ruolo della contrattualistica quale strumento essenziale di governance del settore, per tutti i titolari di autorizzazioni, siano essi petrolifere integrate che operatori indipendenti. La contrattazione costituisce l’elemento di equilibrio delle relazioni tra i soggetti operanti nella filiera e di indirizzo delle linee evolutive condivise dagli operatori, arricchita dalla bilateralità che rappresenta oggi la nuova opportunità per disciplinare le dinamiche relazionali tra le parti, scongiurare i contenziosi e implementare nuovo welfare.

A sostegno della propria iniziativa, il neo costituito Comitato Nazionale Unitario ha infine deciso la proclamazione dello stato di agitazione della categoria e di mettere allo studio il ricorso alle forme più idonee di protesta già a partire dal prossimo mese di gennaio.

Nota informativa
a cura della Segreteria Nazionale FIGISC - ANISA
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