FONDO INDENNIZZI: PROROGATO AL 30/4 VERSAMENTO SECONDA RATA

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È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di data 21 gennaio 2015 il Decreto del Ministero dello sviluppo economico del 3 dicembre 2014 – che modifica quello del 19 aprile 2013 – che dispone la proroga dal 31 dicembre 2014 al 30 aprile 2015 del versamento alla Cassa conguagli GPL della seconda rata del contributo dovuto dai titolari di autorizzazione e dai gestori per il Fondo indennizzi.

Il decreto originario [dal titolo «Contributi per i costi ambientali di ripristino dei luoghi a valere sul Fondo per la razionalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti e suo rifinanziamento»] prevedeva, come è noto, oltre all’accesso al contributo del fondo per la razionalizzazione per chiusure effettuabili entro il 31.12.2014 per i titolari di impianti non integrati verticalmente nel settore della raffinazione e con non più di dieci impianti [articolo 1, comma 2, lettera a)], all’accesso al contributo anche per i costi ambientali di ripristino dei luoghi a seguito di chiusura di impianti di distribuzione dei carburanti [articolo 1, comma 2, lettera b)], la conferma degli indennizzi ai gestori già previsti sin dagli anni Novanta ai sensi delle norme allora vigenti e rimodulate nel tempo.

In particolare, l’articolo 6, comma 1, del decreto ministeriale del 19 aprile 2013, disponeva l’entità della contribuzione a carico di titolari dell’autorizzazione e gestori:

«1. Il Fondo è integrato attraverso un contributo a carico dei titolari di autorizzazione e dei gestori degli impianti di distribuzione carburanti della rete ordinaria, articolato in una componente fissa ed in una componente variabile, della seguente misura:
– componente fissa a carico dei soggetti titolari di impianti pari a 100 euro e pari a 2.000 euro per gli impianti dichiarati incompatibili;
– componente variabile per tutti gli impianti calcolata SU OGNI LITRO DI CARBURANTE PER AUTOTRAZIONE [ossia: benzina, gasolio e G.P.L.] VENDUTO IN RETE ORDINARIA NELL’ANNO 2013 nella misura di 0,0015 euro a carico dei soggetti titolari di impianti e DI 0,0005 EURO A CARICO DEI GESTORI. Tali valori sono aumentati per i soggetti titolari di impianti a 0,002 euro per gli impianti ubicati in bacini d’utenza provinciali ad alta densità territoriale, che sono determinati, con decreto direttoriale entro 60 giorni dalla entrata in vigore del presente decreto, in funzione delle vendite di carburante, del numero degli impianti di distribuzione dei carburanti e del numero dei veicoli immatricolati nella stessa provincia. L’importo a carico dei soggetti titolari è aumentato di dieci volte per gli impianti dichiarati incompatibili.
Il titolare per il calcolo della componente variabile può far valere i quantitativi di litri di carburante per autotrazione (benzina, gasolio e G.P.L.) venduti all’impianto nell’anno 2013.»

In merito agli importi ed alle scadenze, l’articolo 6, comma 3, del decreto ministeriale del 19 aprile 2013, così prevedeva:

«3. I titolari di impianti ed i gestori provvedono al pagamento alla Cassa del contributo per il rifinanziamento del Fondo per la razionalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti di cui al comma 1 per l’annualità 2013 secondo le seguenti modalità:
– un primo versamento entro il 30 aprile 2014, a titolo di anticipo, corrispondente al 50% del contributo dovuto di cui al comma 1, calcolato sulla base della stima dei quantitativi di carburante per autotrazione venduti nel corso dell’anno 2013;
un secondo versamento entro il 31 DICEMBRE 2014, a titolo di conguaglio, corrispondente all’importo residuo del contributo dovuto di cui al comma 1, calcolato sulla base dei quantitativi di carburanti per autotrazione effettivamente venduti nell’anno 2013, accertati anche in riscontro con i dati in possesso dell’Agenzia delle Dogane.
Copia delle ricevute di bonifico, accompagnate da un rendiconto delle somme dovute, devono essere inviate in pari date alla Cassa.»

proroga

Ora la nuova modifica al decreto stabilisce che IL TERMINE DEL VERSAMENTO DELLA SECONDA RATA [ossia della rata del conguaglio] DEL 31 DICEMBRE 2014 È PROROGATO AL 30 APRILE 2015.

Il Ministero precisa nelle premesse che «la Cassa conguaglio ha sostanzialmente esaurito le risorse derivanti dai precedenti rifinanziamenti del Fondo» e che «le domande per i contributi per i costi ambientali gravano esclusivamente sul nuovo rifinanziamento del 2014 del Fondo stesso, del quale sono già disponibili presso la stessa Cassa le risorse derivanti dal versamento in acconto effettuato da titolari e gestori per un importo di oltre 20 milioni di euro».

E poiché il Ministero ha presentato alla Cassa circa 250 domande di contributi, con istruttoria completata, per un importo di oltre 15 milioni di euro in tutto, il residuo fondo disponibile è assai limitato: meno di 5 milioni di euro a fronte di ulteriori ben 420 domande di accesso al Fondo la cui istruttoria è in standby.

Senza la seconda rata, dunque, il meccanismo si blocca e con la seconda rata rischia comunque di incepparsi in parte: diminuzione dei consumi e difficoltà economiche del settore già ora – ed al netto del dibattito su chi paga lo sfoltimento della rete [uno degli scogli più acuminati disseminati sul tavolo della ristrutturazione] – stanno mettendo in crisi un dispositivo che aveva dato fino a pochissimi anni fa ottimi risultati come ammortizzatore sociale, e per di più del tutto «autarchico» nel settore, senza alcun ricorso a risorse pubbliche.

Nota informativa
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