IMPOSTE CARBURANTI ITALIA: DAL 34 AL 44 % PIÙ ALTE DELLA MEDIA U.E.

fuel tax

Mentre c’è ancora chi si domanda come mai se il prezzo del petrolio crolla ben del 60 % non si abbassi nella stessa misura il prezzo alla pompa, sarà bene ricordare che due fattori – uno più contenuto ed uno ben più consistente – contribuiscono a rendere impossibile quell’aspettativa: il deprezzamento del cambio euro sul dollaro e l’invarianza delle imposte di base sui carburanti.
E per imposte di base si intende l’accisa e l’IVA sull’accisa, senza considerare l’IVA trascinata dall’incremento o dal decremento del prezzo industriale, cioè del prodotto e dei costi e margini della sua distribuzione al circuito del consumo.

Da quando il greggio ha cominciato a scendere, ossia da sei mesi a questa parte, il cambio euro/dollaro si è deprezzato del 13,7 % [e – dopo l’ulteriore calo di venerdì a seguito delle misure della Banca Centrale Europea -, addirittura del 16,8 %!], con l’ovvia conseguenza che, se in dollari il petrolio ha perduto 55 punti percentuali, in euro il barile è sceso del 48 %.

A loro volta le quotazioni dei prodotti petroliferi [benzina e gasolio], hanno perso rispettivamente il 53 ed il 47 %, ma il deprezzamento dell’euro ha limitato questo crollo, sempre rispettivamente, al 45 ed al 38 %.
La caduta delle quotazioni ha trascinato, ovviamente, anche le imposte, per quella parte dell’IVA sul prezzo totale che si riferisce alla componente del prezzo industriale, ma l’accisa di base da sei mesi fa ad ora non è mutata: è scesa solo dello 0,3-0,4 % [perché dal 01.01.2015 è stato cancellato l’aumento di 2,4 millesimi di euro/litro scattato il 1° marzo 2014]; una variazione ininfluente sul prezzo finale, sul quale peraltro aumenta il peso della componente che è rimasta rigida, cioè le imposte di base.

Variazione del prezzo in sei mesi [€/litro]

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Da sei mesi a questa parte, insomma, le imposte di base [cioè l’accisa ivata], sono scese di 2-3 millesimi/litro a seconda del prodotto, il prodotto [cioè il carburante «vero»] con IVA ha perso 36 cent/litro per la benzina e 31 per il gasolio, i costi e margini di distribuzione con IVA sono stati ridotti di 1-2 cent/litro a seconda dei prodotti ed il fattore cambio ha inciso con un aumento tra i 5 ed i 6 cent/litro con IVA, sempre a seconda dei prodotti.

Risultato: il prezzo alla pompa è sceso di 32 cent/litro per la benzina e di 27 per il gasolio, ossia rispettivamente del 18 e del 17 %, valori lontani da quel 48 % che è il crollo del greggio in euro, ma ben spiegabili se si considera che il peso dell’accisa e dell’IVA che grava sull’accisa vale ora per la benzina il 63 % e per il gasolio il 56 % del prezzo che paga il consumatore.

E, sempre parlando di imposte, all’inizio di gennaio la somma di accisa ed IVA sull’accisa gravante sulla benzina valeva in Italia 0,889 euro/litro, contro una media aritmetica dell’Unione Europea di 0,664: una differenza in più 0,225 euro/litro e del 33,8 %, differenza che sale a 0,234 se si tiene conto che le varie addizionali regionali di accisa incidono, in base ai quantitativi di consumi sul totale, su scala nazionale ponderata per altri 9 millesimi/litro.

Più elevato è solo il valore in Olanda, con 0,937 euro/litro, mentre il valore minimo comunitario è registrato per la Bulgaria, con 0,436; il valore più alto risulta 2,15 volte più grande del valore minimo. Sulla risultante pesano anche le aliquote IVA vigenti nei vari Paesi comunitari che vanno da un minimo del 17 % in Lussemburgo ad un massimo del 27 % in Ungheria, con una media del 21,6 %, quasi coincidente con il 22 % vigente in Italia.

Accisa ivata nell’Unione Europea – Benzina – €/klt

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Sempre all’inizio di gennaio la somma di accisa ed IVA sull’accisa gravante sul gasolio valeva in Italia 0,753 euro/litro, contro una media aritmetica dell’Unione Europea di 0,524: una differenza in più 0,230 euro/litro e del 43,9 %.
Più elevato è solo il valore nel Regno Unito, con 0,888 euro/litro, mentre il valore minimo comunitario è registrato per il Lussemburgo, con 0,392 ed il valore più alto risulta 2,27 volte più grande del valore minimo.

Accisa ivata nell’Unione Europea – Gasolio – €/klt

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