L’ACCORDO ENI – GESTORI SECONDO «STAFFETTA»

ENI

Riproduciamo di seguito l’articolo [g.c.] con cui STAFFETTA commenta l’accordo ENI-FAIB-FEGICA-FIGISC

«L’accordo tra ENI e associazioni dei gestori firmato il 19 dicembre “è frutto di una lunga trattativa tra le parti e sviluppa l’idea della semplificazione dell’offerta commerciale fortemente voluta da ENI, che tenderà ad uniformare le modalità di vendita dei prodotti petroliferi sui propri impianti”. Così ENI, in una nota diffusa il 23 dicembre, commenta la firma del rinnovo dell’accordo economico normativo con le associazioni dei gestori. “Tale semplificazione, prosegue il comunicato, sintetizza le caratteristiche degli attuali ‘FdT’ e ‘ISH24’ in una unica modalità self-service denominata ‘Iperself’ (in post-pagamento durante gli orari di apertura e pre-pagamento durante quelli di chiusura) destinata a chi ricerca la massima convenienza e la qualità dei prodotti Eni, e introduce un nuovo servito, denominato ‘Più Servito’, per chi invece è abituato al servizio, con importanti novità. ENI – conclude il comunicato – si dichiara soddisfatta del risultato raggiunto e ringrazia tutte le Parti che congiuntamente hanno contribuito al raggiungimento di questo non facile traguardo”.

Tra le “novità” del “Più servito”, previste nella Carta dei servizi allegata all’accordo, il lavaggio dei vetri e il controllo dei “livelli”.

In rappresentanza di ENI l’accordo è stato firmato da Alessio Torelli, Giovanni Maffei, Felice Simonetti, Marco Cimarelli, Fabrizio Mezzetti, Gennaro Mallardo e Michele Giannotti. Per i gestori erano presenti, tra gli altri, Martino Landi, Gaetano Pergamo, Roberto Di Vincenzo, Roberto Timpani, Maurizio Micheli e Luca Squeri.

Il margine del gestore per benzine e gasoli sarà di 3 centesimi al litro Iva esclusa per le vendite Iperself e di 5 cent per il servito. Sono previsti incentivi per l’incremento delle vendite in modalità servito.

Quanto al prezzo di cessione, l’accordo stabilisce che “ENI venderà a ogni singolo gestore, a condizione eque e non discriminatorie, (…) in funzione delle modalità di vendita nonché delle caratteristiche dell’impianto e delle condizioni competitive del micro mercato di riferimento”, in modo che al gestore sia consentito di “essere competitivo rispetto agli altri impianti con le medesime specifiche”.

Quanto al ghost, l’accordo stabilisce che per Eni non costituisce, fino alla scadenza dell’accordo, “il modello di riferimento per lo sviluppo e l’ammodernamento della rete” ma che “laddove il mercato dovesse riconoscere a tale tipo di impianti una maggior rilevanza rispetto a quanto fatto sino a oggi, l’azienda sarebbe costretta a rivedere la suddetta posizione”.

Nelle premesse, l’accordo parla anche della razionalizzazione della rete. “Le parti auspicano che tutti i soggetti coinvolti compiano quanto necessario al fine di rendere efficiente e modernizzare la rete distributiva nazionale attraverso una sostanziale razionalizzazione della stessa sia nel numero che nella qualità dei punti vendita. A tal fine, ciascuna delle parti, autonomamente e per quanto di propria competenza, si adopererà nelle sedi opportune per il raggiungimento dei predetti obiettivi essenziali per il superamento dello stato di crisi del settore”.»

Nota informativa
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