VENDITE VS/ TRAFFICO GAP DI 76 PUNTI, VS/ CONSUMI GAP DI 39 PUNTI

In un confronto tra i volumi del traffico e quelli delle vendite dal 2001 al 2016, il gap riscontrabile è di 76 punti: se il traffico, infatti, aumenta cumulativamente dal 2001 al 2016 di circa il 12,6 %, le vendite calano del 63,2 %.

Se lo stesso confronto si effettua tra l’indicatore dei consumi del traffico autostradale (-21,8 %) e le vendite reali (-63,2 %), il gap si riduce – ma resta assai significativo – a 39 punti.

Le vendite di benzina e gasolio, che nel 2001 erano di 4,219 miliardi di litri, si attesteranno nel 2016 (manca ancora l’ultimo bimestre di rilevazione ministeriale) probabilmente attorno a 1,552 miliardi di litri.

Una dinamica sempre decrescente (con la sola eccezione del 2003) che ha visto perdite comprese tra uno e cinque punti percentuali dal 2002 al 2007, ma che evidenziava già nella fase ante crisi economica una flessione nell’ordine dell’11 %; nella fase acuta della crisi economica i valori di decrescita sono stati superiori al 10 % annuo nel 2011, 2013 e 2014, con la botta del crollo del 23 % verificata nel solo anno 2012, ed un decorso successivo al 2014 che comunque registra cali tra il 6 e l’8 %. Il totale cumulato delle perdite sul 2001 al 2016 vale, come già detto, complessivi 63,2 punti percentuali.

Il carico di traffico (milioni di veicoli/km), che nel 2001 era complessivamente di 73.103 milioni è calcolato (manca ancora il terzo trimestre 2016 della rilevazione AISCAT) in 82.297 milioni, con un incremento, come già detto, di 12,6 punti percentuali.

La dinamica ha registrato continui aumenti dei volumi per tutta la fase pre-crisi economica, dal 2002 al 2007, con incrementi annui compresi tra 0,5 e 3 punti percentuali, con una sostanziale tenuta (altalenante sia sopra che sotto la parità nell’ordine del 1 %) nel quadriennio 2008-2011, con un crollo di oltre il 7 % nel 2012, un segno negativo di meno di due punti nel 2013 e di una ripresa nel triennio 2014-2016 compresa in un range tra i due ed i quattro punti percentuali/anno.

Le dinamiche disaggregate tra il traffico pesante e quello leggero, registrano per il traffico pesante una variazione tra il 2001 ed il 2015 in aumento del 3,6 % (da 17.257 a 17.870 milioni), ma la crisi economica ha segnato profondamente il decorso crescente registrato fino al 2007: dai 20.222 milioni di veicoli/km del 2007, infatti, il picco minimo è stato registrato nel 2013 con un valore di 16.942 ed una perdita di 16,2 punti percentuali, mentre il triennio 2014-2016 è caratterizzato da una prudente rimonta sempre ben lontana dai valori pre-crisi; il traffico leggero presenta una variazione tra il 2001 ed il 2015 in aumento del 10,1 % (da 55.846 a 61.491 milioni di veicoli/km) con una ripresa nel triennio 2014-2016, ma anche in questo caso la crisi economica ha inciso in misura tutt’altro che trascurabile: dal 2007 al 2013 (picco più basso) la perdita è stata nell’ordine di 8,4 punti percentuali, la metà di quella riscontrata nel traffico pesante.

GAP TRA DINAMICHE DI TRAFFICO, CONSUMI TEORICI E VENDITE

LE VARIAZIONI 2015 VS/ 2001 NELLE SOCIETÀ

Tuttavia, una semplice valutazione sui volumi del traffico e delle variazioni in essi intervenute non sono sufficienti a cogliere esaustivamente i fenomeni che possono influire sulle dinamiche delle vendite: variazioni in meno od in più del traffico pesante rispetto a quello leggero hanno un peso estremamente diverso in funzione dei rispettivi consumi.

Per questa «pesante» ragione si è elaborato – in base ad una serie di parametri, quali, ad esempio, la stima dei volumi in end uses dei singoli prodotti per classi di veicoli, le variazioni dei volumi di traffico per classi di veicoli registrate sulla rete autostradale, le variazioni del parco circolante per alimentazione, la stima dell’evoluzione dei consumi medi per classe di veicolo – un valore indicatore dei consumi unificato (unità di consumo-veicolo), che ha consentito di «interpretare» assai più correttamente il nesso tra consumi, traffico e vendite.

Il risultato evidenzia che l’indicatore dei consumi relativi ai veicoli circolanti in autostrada é sempre stato in aumento dal 2002 sul 2001 e così di anno in anno sull’anno precedente (con la sola eccezione del 2005) fino al 2007 (in cui si registrava ancora un saldo cumulato positivo di oltre 7 punti percentuali sul 2001), ossia in tutta la fase pre-crisi economica, mentre dal 2008 il dato è andato in rosso, con due pesanti picchi nel 2009 (-10,5 %) e soprattutto nel 2012 (-16,4 %), facendo registrare una moderata progressiva rimonta solo nel biennio 2014-2015.

Ma il segno generale dei consumi legati al traffico reale dal 2001 al 2015 marca un deficit di 21,8 punti percentuali.

Questo dato, affiancato a quello delle vendite reali in autostrada (ossia il – 21,8 % dell’indicatore dei consumi contro – 60,9 % delle vendite reali nella rete autostradale), marca tuttavia un gap di 39,1 punti.

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