AUTOSTRADE: NEL DISASTRO GENERALE C’É CHI FA UTILI

ASPI PANEL

Da STAFFETTA QUOTIDIANA rileviamo quanto comunica ASPI – Autostrade per l’Italia S.p.A. in merito all’andamento economico  dell’esercizio 2014:

<<Ricavi e utili in crescita per Autostrade per l’Italia.

La concessionaria autostradale controllata da Atlantia ha chiuso il 2014 ricavi in crescita del 4,1% a 4,288 miliardi, con un margine operativo lordo in progresso del 6,6% a 2,683 miliardi. L’utile dell’esercizio di competenza del gruppo si attesta a 662 milioni in aumento di 5 milioni +0,8%, rispetto al 2013 (+2,4% a parità di tassi di cambio e di perimetro di consolidamento). E’ quanto emerge dal bilancio approvato giovedì dal Cda di Autostrade per l’Italia.

Per l’anno in corso, la società rileva che malgrado la perdurante debolezza dell’economia italiana, l’andamento del traffico sulla rete italiana mostra segnali positivi di stabilizzazione. Il traffico del gruppo autostradale nel 2014 è cresciuto dell’1% sulla rete italiana, mentre il traffico delle concessionarie estere del gruppo ha evidenziato un progresso del 3,9%.

L’utile attribuibile alla capogruppo di 662 milioni di euro è cresciuto dello 0,8% su base annua, con un incremento che sarebbe stato del 2,4% a cambi e perimetro costanti. La spesa per investimenti del 2014 è stata di 933 milioni di euro, mentre il debito a fine dicembre è sceso su base annua di 132 milioni attestandosi a 10,393 miliardi di euro.

Nel corso del 2014, riferisce la società, il tasso di incidentalità globale (calcolato come numero di incidenti ogni 100 milioni di chilometri percorsi) registrato sulla rete gestita da Autostrade per l’Italia e le sue concessionarie italiane è stato pari a 31,6 ( in diminuzione del 7,1% rispetto al 2013) mentre il tasso di mortalità è risultato pari a 0,30, in calo del 14,3% rispetto al valore del 2013 (0,35).>>

E che si facciano utili in questo settore – in cui un bene pubblico strategico è stato interamente delegato ad interessi privati dalle privatizzazioni – non è cosa che debba stupire: dal 2001 al 2013 [mancano ancora dati ufficiali relativi al 2014] i proventi da pedaggi, secondo le informazioni di AISCAT, sono passati da 4,1 a 6,7 miliardi di euro, con un incremento del 61,11 %, pari quasi a due volte e mezza l’inflazione accumulata nello stesso periodo, che vale 24,6 punti percentuali.

Pedaggi 2001-2013 [milioni euro]

DATI PEDAGGI

A fronte di questa situazione «garantita» per i Concessionari una realtà totalmente diversa: mentre i servizi di ristorazione perdono in pochi anni circa un quarto del volume d’affari, è noto ad oltranza che le vendite oil sono calate dal 2002 al 2014 da 4,388 miliardi di litri a 1,811, con una «scivolata» del 58,7 %.

Elementi fortemente contradditori che dovrebbero suggerire ben altre attenzioni rispetto alle scelte che invece sono prevalse anche nel recente Atto di indirizzo emanato dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Nota informativa
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