COMMISSIONI CARTE: GESTORI CONTRO LA “PREDATORIETÀ”

Roma 5 Aprile 2018 – Destinatari:

NEXI SpA, BANCOMAT SpA, MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE, AUTORITÀ GARANTE CONCORRENZA E MERCATO

Oggetto: Utilizzo di carte di credito/debito per il pagamento delle forniture di carburanti e lubrificanti. Pagamento commissioni.

Egregi Presidenti, le scriventi Federazioni che organizzano i Gestori degli impianti stradali ed autostradali di distribuzione carburanti per uso di autotrazione, intendono porre alla sua attenzione l’annosa problematica relativa alle commissioni che, tanto il circuito Nexi quanto Bancomat – monopolisti del settore dell’intermediazione- pretendono dai medesimi Gestori per ogni transazione effettuata (al netto dell’affitto dei Pos e del gravame rappresentato dagli oneri di connessione telefonica) sugli impianti a pagamento delle forniture dei prodotti autotrazione (Benzine, Gasoli, Gpl e Metano).

Come è noto, verso il prezzo al pubblico, il ricavo lordo dei Gestori si aggira intorno al 2,5% ed è quindi improbabile che la stessa Categoria possa corrispondere le commissioni che il circuito addebita: sopratutto se – in esecuzione di quanto disposto con la Legge di Bilancio 2018 n. 205 del 27 dicembre 2017 – lo strumento del pagamento tracciabile (cioè con carte di credito/debito) diventa imprescindibile per consentire agli utilizzatori finali la detraibilità e deducibilità per i consumi dei carburanti destinati all’impresa (e assoggettati all’emissione di fattura elettronica). Proprio in virtù di questi “oneri aggiuntivi” il MEF ha predisposto, con lo stesso strumento legislativo, un “credito di imposta” per il 50% delle commissioni corrisposte dai Gestori sulle transazioni effettuate con carte di credito/debito, riconoscendo, indirettamente, l’insostenibilità del 100% di un gravame che è composto – per circa il 97% – da Accisa, Iva e Ricavo Industriale Lordo.

Con un tempismo degno di altre iniziative, in concomitanza con la pubblicazione su GU del provvedimento richiamato, i Gestori hanno ricevuto una comunicazione di “variazione unilaterale” delle condizioni che, di fatto, ha quasi raddoppiato l’onere sulle singole transazioni. In altre parole tale atteggiamento ha di fatto vanificato l’impegno del Governo e del Parlamento: raddoppiare le commissioni, infatti, equivale a dire che i Gestori saranno costretti a trasferire – tout court – il “credito d’imposta” già definito, al circuito bancario (in senso lato). Abbiamo più volte rappresentato al Viceministro che, a nostro avviso, sulla scorta di quanto è già stato definito in sede comunitaria (tetto di 0,20-0,30 all’interchange fee), dovesse essere introdotto, anche per questo settore, un limite invalicabile oltre il quale sia impraticabile ogni aumento: un ricavo lordo del Gestore pari al 2,5% verso il prezzo al pubblico, non può consentire il pagamento di commissioni che non siano contenute nello 0,4/0,5% . A pena del fallimento dell’impresa. In altre parole o si innalzano i ricavi dei Gestori al 20% o si mettono gli stessi nelle condizioni di pagare commissioni solo sulla quota di prezzo al pubblico rappresentata dal proprio margine pro-litro.

Sulla scorta di queste brevi considerazioni, le scriventi Federazioni intendono chiedere – tanto a Nexi quanto a Bancomat- un urgente incontro nel corso del quale definire il contesto al cui interno possono essere mantenuti rapporti che non abbiano la caratteristica della “predatorietà” come frutto del’assoluta condizione di vantaggio (monopolio) dei soggetti che intermediano il servizio. Analogo invito viene rivolto al Viceministro affinchè promuova una riunione ad hoc ed assuma tutte le iniziative atte a consentire il ripristino di quelle condizioni di praticabilità della norma – volute da Governo e Parlamento – ed oggi vanificate dalle iniziative unilaterali assunte da Nexi SpA e Bancomat SpA. All’Agcm le scriventi chiedono di verificare la sussistenza di elementi minimali di concorrenza in un settore nel quale la presenza debordante di soggetti economici che – facendo leva su condizioni di assoluto monopolismo -, riducono fortemente il “Mercato“. Le scriventi, rimangono in attesa di un cortese cenno di riscontro. [FAIB – FEGICA – FIGISC]

Nota informativa
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