FATTURAZIONE ELETTRONICA E AUMENTO COSTI COMMISSIONE

FATTURAZIONE ELETTRONICA E AUMENTO COSTI COMMISSIONE

COMUNICATO STAMPA DEL 5.4.2018

GESTORI AL VICEMINISTRO CASERO: LE DISPONIBILITA’ OFFERTE DALLA CATEGORIA SULLA FATTURAZIONE ELETTRONICA POSSONO ESSERE CONFERMATE SOLO IN PRESENZA DELLA EFFETTIVA SOLUZIONE DELLA QUESTIONE SUI COSTI DELLA MONETA ELETTRONICA. PREVISTI NUOVI INCONTRI ENTRO LA FINE DI APRILE.

La fatturazione elettronica (peraltro ancora in via di ulteriori precisazioni applicative) non può essere considerata sganciata dalla piena conferma degli impegni assunti dal Governo stesso in ordine all’effettivo contenimento dei costi connessi all’utilizzo della moneta elettronica. É quanto le Organizzazioni dei Gestori, FAIB, FEGICA e FIGISC ANISA, hanno tenuto a precisare al Viceministro dell’Economia, CASERO, nel corso dell’incontro tenuto nella giornata del 4 aprile.

In particolare  – si legge nella nota congiunta diffusa dalle Federazioni di categoria – è indispensabile che l’azione del Governo confermi in modo tangibile che il provvedimento in ordine alla previsione del credito d’imposta a favore dei Gestori ricomprenda anche le transazioni effettuate con carte di debito (esempio: pagobancomat) e che il medesimo credito d’imposta sia spendibile tempestivamente e non sia soggetto a tassazione. Inoltre – prosegue la nota – a nulla può valere qualsiasi soluzione individuata, se ai monopolisti del circuito bancario non viene impedito, a monte, di intascarne gli effetti. In sostanza – denunciano le Organizzazioni sindacali – in una non casuale concomitanza con la pubblicazione di Gazzetta Ufficiale del provvedimento a favore dei Gestori, a dicembre scorso, società emittenti di carte di pagamento elettroniche hanno di già comunicato il raddoppio delle commissioni sulle transazioni relative, potendo contare sul monopolio di fatto che controlla incontrastato questo segmento di mercato.

Una azione intollerabile che, oltre a vanificare per intero il beneficio con il quale il Governo aveva inteso compensare gli oneri iniqui imposti dai gestori, prontamente riassorbito dai circuiti bancari, raddoppia di fatto la previsione di spesa rispetto alla quale era stata offerta copertura anche attraverso le maggiori entrate legate proprio all’introduzione della fatturazione elettronica e all’abolizione della carta carburanti. Ove questa autentica scorreria anche ai danni dello Stato, oltreché dei Gestori, non fosse impedita, alla categoria non rimarrebbe che attivare ogni iniziativa, anche di sciopero, a tutela.

Le Organizzazioni – conclude la nota – hanno infine registrato l’impegno del Viceministro a promuovere azioni coerenti con le istanze poste e nuovi incontri entro la fine di aprile.

Nota informativa
a cura della Segreteria Nazionale FIGISC - ANISA
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