DAL CONSIGLIO NAZIONALE FIGISC NUOVI INDIRIZZI DI LAVORO
— 11 Maggio 2016Convocati sin dall’11 aprile, si sono svolti a Napoli – con la cortese ospitalità della Confcommercio partenopea – venerdì 6 maggio i lavori del Consiglio Nazionale della FIGISC, che aveva all’ordine del giorno i seguenti punti:
1) Comunicazioni del Presidente;
2) Approvazione bilancio 2015;
3) Rapporti con le Compagnie Petrolifere;
4) Proposte di convenzioni a favore degli associati;
5) Varie ed Eventuali.
I lavori sono stati aperti dal Vice Presidente Nazionale Vicario, Vincenzo MOSELLA, che ha voluto ringraziare anzitutto i Consiglieri per aver accolto l’invito a partecipare alla riunione in una sede inedita per la convocazione degli organicismi della Federazione, espressamente individuata per favorire un più intenso e significativo interscambio di conoscenze nel territorio. Il saluto della Confederazione è stato portato dal Presidente di ASCOM Napoli, Pietro RUSSO, che ha ampiamente sottolineato la tradizionale appartenenza della categoria al mondo del terziario rappresentato da CONFCOMMERCIO, soffermandosi inoltre sulla attenzione che meritano, a tutti i livelli di rappresentanza, le gravi ed urgenti problematichee dei gestori.
In adempimento agli obblighi statutari ed all’ordine del giorno, l’Amministratore nazionale della Federazione, Antonino PEDÀ, ha proceduto alla presentazione del rendiconto della gestione del 2015, previamente esaminata dal Collegio dei Revisori dei conti, che è stato approvato all’unanimità.
Il Presidente Nazionale, Maurizio MICHELI ha dettagliatamente esposto ai Consiglieri le conclusioni dei lavori svolti dal Comitato Tecnico [l’organismo designato dal Consiglio Nazionale del 18.11.2014 (si veda anche Figisc Anisa News N. 46 del 29.11. 2014)], riunitosi a sua volta a Roma il 13.04.2016 ed al cui dibattito hanno recato utili elementi documenti sia specifici che generali presentati da A. BARIONI [Segretario Regionale Piemonte], B. BEARZI [Vicepresidente nazionale] & ALTRI, nelle quali – come formalizzato dal verbale consegnato ai partecipanti -, è stata ravvisata da parte di tutti i suoi componenti l’estrema urgenza di impostare con la massima sollecitudine nuovi e più appropriati indirizzi di lavoro a fronte delle mutate ed urgenti esigenze delle gestioni, con l’obiettivo di individuare strategie sindacali in grado di ridare ruolo alla categoria e sostenibilità economica per le imprese. Tali indirizzi, largamente condivisibili nella sostanza e nel metodo, sono stati pertanto sottoposti al vaglio del Consiglio per ottenerne la sua approvazione.
In tale contesto, il Presidente MICHELI ha precisato come le sentenze più recentemente pronunciate – si veda anche Figisc Anisa News N. 11 del 01.05.2016 – sia dal Tribunale di Milano [causa promossa dalle associazioni di categoria vs/ TAMOIL] che dal Tribunale di Napoli [vertenza che opponeva un gestore ancora vs/ TAMOIL in materia di vincoli di esclusiva] costituiscano un ulteriore stimolo – sia in negativo che in positivo – a riprova che è ormai ampiamente maturo il momento per una evoluzione complessiva del modo di pensare ed operare della rappresentanza associativa, sia con l’individuazione di percorsi inediti ed innovativi nella conduzione del confronto con le aziende petrolifere ed il settore e nel rapporto con le problematiche del «mercato», sia nel modo di rapportarsi alle diverse necessità delle imprese di gestione.
Come sotteso nel verbale dei lavori del Consiglio «Lo spunto offerto da alcuni contributi di pensiero da tempo e più volte espressi ad esempio su Figisc Anisa News al processo di analisi dell’evoluzione del settore e delle conseguenze strettamente correlate che, a caduta libera, si ripercuotono sulla categoria, ed il pensiero espresso da coloro che siedono al Tavolo Tecnico, con i necessari distinguo, ma al tempo stesso con un coeso senso di responsabilità verso la base associativa, hanno suggerito la necessità di un sostegno di sperimentati legali nella individuazione di nuove tipologie contrattuali alternative alle attuali che, per i radicali cambiamenti strutturali in atto nel mercato e nella rete, dimostrano per molti aspetti la loro inadeguatezza, che diano attuazione reale alle disposizioni, finora non ottemperate, della stessa legge 27/2012». Da un tanto, secondo il Presidente, e nel più autentico interesse dei gestori e comunque dell’insieme delle figure professionali della rete, FIGISC si deve aprire ad una più ampia flessibilità sul piano della contrattualistica.
Senza voler esaurire lo spettro di tale tematica, MICHELI ha relazionato i presenti sull’incontro svoltosi il 20 aprile con ASSOPETROLI, nel corso del quale si è proseguito il confronto sul contratto di commissione – peraltro precedentemente oggetto di condivisione a livello di schema contrattuale fra le parti sociali e depositato presso il Ministero dello Sviluppo Economico -, anche se si tratta di uno fra i diversi e vari strumenti contrattuali da percorrere.
Nel merito dei rapporti con le aziende petrolifere, il Presidente ha relazionato i presenti sull’esito della riunione che il giorno 27 aprile si è tenuta con ENI, ed al riguardo ha sottolineato come il clima in cui si è svolto il confronto con i vertici dell’azienda abbia in qualche modo dato il polso delle possibili evoluzioni del processo negoziale. In sostanza, se da un lato dalle dichiarazioni rilasciate da ENI, in persona di Salvatore SARDO, è affiorata la volontà di dare senso compiuto alle politiche ed alle scelte aziendali poste a base dell’ultima intesa di colore [siglata il 19 dicembre 2014], imperniate sul ruolo e sulla centralità della figura del gestore, d’altro canto, come sembra verificarsi sul territorio a livello locale, emergono alcune preoccupanti contradditorietà da parte delle Aree commerciali che, nel recepimento delle direttive aziendali, invece, sembrano spingere e proporre ai gestori il ripescaggio di vecchie logiche commerciali – Iperself h24 – con tutto ciò che ne deriva sotto i profili sia contrattuali che economici: per l’ennesima volta, cioè, non vi è assonanza fra gli intenti ufficialmente palesati ed i comportamenti realizzati nel concreto, con un generale riflesso di incertezza – ed il discorso ovviamente non si limita al solo ambito ENI – e la sussistenza di condizioni di elevato rischio ad affidare la sostenibilità economica delle imprese di gestione e la stessa sussistenza di un ruolo della categoria esclusivamente alle transitorie e mutevoli politiche commerciali, o persino solo alle diverse sfumature di pensiero interne ai management aziendali, che rispondono necessariamente a logiche economico-finanziarie e societarie.
Nel dibattito sulla questione ENI hanno portato il loro contributo il Consigliere Ivano CASOLO, che ha approfondito alcuni problemi specifici di natura generale e tecnica, ed i Vicepresidenti Paolo CASTELLANA e Luca SQUERI.
La Vicepresidente Daniela MARONI, sottolineando l’opportunità della formulazione delle future linee di indirizzo politico e sindacale indicate dal Presidente e la loro assoluta corrispondenza con la sostanza delle proposte elaborate in sede di Comitato Tecnico, si è soffermata sullo stato delle trattative con la società ESSO, annunciando che per il giorno 13 maggio è stato calendarizzato un incontro per il rinnovo dell’accordo di colore, che – per alcuni contenuti economicamente penalizzanti già anticipati dall’azienda – si presenta estremamente critico.
Il Vicepresidente Bruno BEARZI ha, a sua volta, ribadito la centralità della questione della contrattualistica innovativa, ritenuta fondamentale per lo sviluppo della futura attività sindacale della Federazione, sollecitando il conferimento alla Presidenza di uno specifico mandato del Consiglio per procedere speditamente alla istituzione dei necessari supporti legali e professionali da preporre allo studio ed alla stesura dei modelli contrattuali. Analoghi contributi al dibattito sono stati recati dagli interventi di Luigi BETTOLI e Graziano BOSSI [che ha auspicato per FIGISC ampia autonomia per intraprendere i percorsi e le azioni ritenute più consone alla difesa dei gestori].
La questione dei contratti, di tutte le forme di contratto, è apparsa, dunque, essenziale, unitamente alla necessità di aprire risolutamente il fronte su questo tema – chiedere l’applicazione della norma sulle nuove figure, capire che devono esistere più soluzioni e non una sola, perché altrimenti si condanna la categoria all’estinzione solo perché si ha «una sola idea di categoria» -, intesa come possibilità di dire/fare qualcosa che non siano solo le interminabili discussioni sui prezzi, la cui tendenza di mercato non cambierà, o sugli accordi che non vengono mai rispettati, o sulle liturgie dei «diritti» inefficaci.
Sulla palesata volontà di trovare una chiave di svolta per uscire dallo stato di impasse che ha ingessato i rapporti ad esclusivo vantaggio delle controparti e sterilizzato la reale tutela dei gestori, in coerenza con le risultanze emerse dalla verifica condotta dal tavolo tecnico nazionale, come hanno ribadito gli interventi di tutti i Consiglieri che hanno presenziato ai lavori, il Presidente MICHELI ha ottenuto il plenario consenso del Consiglio Nazionale che gli ha conferito all’unanimità ampio mandato a proseguire, con tutti i supporti ritenuti necessari, per la concretizzazione degli intenti condivisi e deliberati.