ENI: GESTORI SOLLECITANO RISPETTO ACCORDI

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Riproduciamo di seguito integralmente la lettera inviata da FAIB, FEGICA e FIGISC la scorsa settimana ad ENI avente come oggetto alcune problematiche applicative dell’accordo aziendale, con particolare riferimento alle contestazioni mosse dall’azienda ad alcuni gestori in merito alla conduzione della modalità in «servito».

<<Egregi Signori,
le scriventi Federazioni, anche a seguito della riunione tenuta lo scorso 5 maggio, intendono richiamare la loro attenzione su alcuni aspetti applicativi dell’accordo sottoscritto in data 19 dicembre 2014.
Nello specifico starebbe emergendo una «particolare attenzione» sullo svolgimento – puntuale – del servizio da parte di alcuni Gestori: attenzione che, concentrata in alcune aree del Paese, si starebbe consolidando anche con scatto di fotografie piuttosto che con riprese video dell’attività svolta sull’impianto.

Al di là delle considerazioni di merito, relative alla violazione di ogni regola disposta dall’Autorità Garante della privacy, ci sembra che l’Azienda stia applicando l’accordo con due velocità diverse: da una parte il pertinente richiamo ai Gestori circa gli obblighi contrattuali in tema di servizio ma, dall’altra, un comportamento lasco circa gli adempimenti che l’Azienda avrebbe dovuto mantenere: non ultimi quelli del pricing [e del cluster nell’accezione che intendevamo superata] e del mantenimento di quella necessaria competitività almeno rispetto alla rete di marchio.
A quest’ultimo proposito anche l’iniziativa promozionale aggiuntiva – riservata solo ad un segmento della rete – tendente a proporre un prezzo di vendita al pubblico più basso ove il Gestore si impegni a non applicare il differenziale fra prezzo raccomandato e massimo – contrattualmente definito – , ci sembra in controtendenza rispetto agli impegni assunti in sede negoziale.
Ci rendiamo conto che, sopratutto nella fase di avvio, l’accordo deve subire delle tarature ma, almeno assumiamo, tutti, come dato centrale che il tutto rientra nella fisiologia applicativa, senza alcuna fuga in avanti.

Tanto per fare un esempio, avendo condiviso che la «doppia modalità di vendita» è il must a cui è improntato il richiamato Accordo, riteniamo che il vezzo di considerare, indifferentemente, assolto l’obbligo del «misto» con l’accettatore di banconote, non aiuta a promuovere quel riequilibrio nella rete di cui il settore tutto avrebbe necessità.
Ci piacerebbe, quindi, che l’Azienda mostrasse, in ogni fase di applicazione del richiamato Accordo, lo stesso atteggiamento e, conseguentemente, adottasse comportamenti in linea con la complessità di un’intesa che, per avere successo, ha necessità di comportamenti lineari da parte di tutti.

Auspichiamo, infine, che ENI vorrà riscontrare questa nostra comunicazione confermandoci che è suo intendimento dare piena applicazione alla totalità dell’Accordo intervenendo per limare quelle «punte» nei comportamenti che rischiano di far scivolare l’intera Intesa.
Rimaniamo in attesa di un cortese cenno di riscontro.

FAIB – Martino LANDI
FEGICA – Roberto DI VINCENZO
FIGISC – Maurizio MICHELI>>

Nota informativa
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