TOTALERG: DAI CONTRATTI IN AUTOSTRADA ALLE NEWS SULLA VENDITA
— 6 Novembre 2016
Se KUPIT in autostrada ci prova a forzare le relazione con un’azione di «persuasione» sui gestori a sostituire l’attuale contratto con quello di commissione [si vedano anche Figisc Anisa News numeri 23 di data 27.09.2016 e 24 del 09.10.2016], TOTALERG prova a ribaltare [con un ponderoso elaborato contrattuale di svariate decine di pagine] sui propri gestori gli impegni assunti – ovviamente a loro totale insaputa – con i Concessionari per ottenere l’affidamento in sub concessione dei servizi oil sulle aree di servizio.
Reagiscono le tre Organizzazioni dei gestori ads, ANISA, FAIB Autostrade e FEGICA, che, con una comunicazione dei primi di novembre, rammentano come «in data 19 settembre u.s. le scriventi associazioni hanno richiesto un incontro a codesta spettabile azienda, ad oggi inevaso, per verificare: a) criticità a cui i gestori autostradali sono costretti da lunghissimo tempo, b) verifica congiunta per il rinnovo accordo economico/normativo» rilevando che «l’azienda a valle dei rinnovi degli affidamenti, legati al D.M. 7 agosto 2015, “ristrutturazione della rete autostradale” ha predisposto nuovi contratti di cui all’oggetto, in difformità rispetto il decreto citato. A puro titolo esemplificativo e non esaustivo segnaliamo la pretesa di accettazione in via solidale da parte del Gestore degli obblighi inseriti nella convenzione, ripetuti anche in forza delle clausole risolutive espresse, il mantenimento del periodo di prova e il maggiore onere relativo alle garanzie prestate».
Per considerare quanto probabile sia che rientri tra le principali priorità di TOTALERG proprio quella di ridefinire un regolare quadro di accordi con i propri gestori autostradali, basti dare un’occhiata al fronte dei rumors che riguardano la cessione della sua rete [si vedano anche Figisc Anisa News numero 20 del 07.09.2016 e numero 23 del 27.09.2016], su cui segnaliamo quanto scrive nel proprio numero del 04.11.2016 QUOTIDIANO ENERGIA:
«Dopo che l’amministratore delegato di ERG, Bettonte, aveva rimarcato a più riprese nei mesi scorsi l’intenzione di uscire da TOTALERG – dicendo di puntare a un’uscita da un asset non reputato più core entro il primo trimestre 2017, e che anche TOTAL era uscita allo scoperto lo scorso settembre con l’a. d. Pouyanné a spiegare l’intenzione della compagnia di focalizzarsi in Europa solo “nelle aree in cui abbiamo quote di mercato alte“, iniziano a spuntare i nomi dei possibili interessati all’acquisto di TOTALERG. Parlando di un processo di vendita che potrebbe partire già entro fine anno con le prime offerte non vincolanti, infatti, “Reuters” riporta oggi indiscrezioni secondo cui API e fondi private equity come Carlyle [N.d.R.:The Carlyle Group, fondata nel 1987, è una società internazionale di asset management con un patrimonio complessivo di circa 203 miliardi di dollari statunitensi in gestione, ripartiti in 129 fondi] l’irlandese Dcc e l’americana Kkr [N.d.R.: KKR & Co. L.P. è un operatore internazionale di private equity, specializzato nel segmento di leveraged buyout] starebbero valutando l’operazione. Sempre secondo fonti citate dall’agenzia britannica, il gruppo guidato dai Brachetti Peretti – che lo scorso aprile si era detto deciso a puntare a crescere sulla rete carburanti – avrebbe anche avuto contratti con Carlyle e altri fondi per un’eventuale offerta congiunta.
In caso di successo, mettendo le mani sui circa 2.600 punti vendita TOTALERG, API si proietterebbe ai vertici degli operatori della rete carburanti italiana. In vista dell’operazione, scrive ancora “Reuters” parlando di un deal da 700-800 milioni di euro, TOTAL ed ERG starebbero pensando anche a una cessione separata del 25% che TOTALERG detiene nella raffineria Sarpom di Trecate (il 75% è di ESSO Italiana).»