AREE CONFINARIE: NUOVI PROVVEDIMENTI E CONFERME

Tutti i Paesi confinanti con l’Italia possono contare su prezzi dei carburanti più ridotti di quelli nostrani ed un tanto per effetto di un minore peso della fiscalità complessiva, sia esso determinato dalla diversa entità delle accise [quelle italiane sono mediamente più alte del 38 % rispetto a quelle dei Paesi comunitari confinanti] o da una marcata diversità dell’IVA [è il caso della Svizzera con una aliquota pari a poco più di un terzo di quella italiana].
Nella media del 2014 le differenze dei prezzi sono andate, a seconda dei Paesi, da un minimo di 23 ad un massimo di 37 cent/litro per la benzina e da 13 a 32 per il gasolio, mentre il gap della fiscalità italiana è stato più pesante – sempre a seconda del Paese – da 19 a 34 cent/litro per la benzina e da 18 a 28 per il gasolio.

  Benzina   Gasolio  
Paesi Prezzo Imposte Prezzo Imposte
Austria 1,350 0,718 1,301 0,626
Francia 1,490 0,859 1,293 0,657
Italia 1,716 1,049 1,613 0,910
Slovenia 1,455 0,823 1,355 0,701
Svizzera 1,423 0,707 1,482 0,734

                              

maroni daniela

Tra le misure di contrasto dei fenomeni del «pendolarismo del pieno» ai confini nazionali si segnala che nell’ALTA LOMBARDIA dal prossimo 1° febbraio i residenti nei Comuni confinanti con la Svizzera assegnati alla fascia A [entro i dieci chilometri, di cui 49 in provincia di Como, 14 in quella di Sondrio e 40 in quella di Varese] potranno usufruire di uno sconto di 8 cent/litro sui rifornimenti di gasolio.
Sulla carta sconto gasolio è stato applicato un canone annuo di 1,50 euro, il cui ammontare viene scalato automaticamente sullo sconto maturato con il primo rifornimento di inizio d’anno solare. L’utilizzazione – al fine di contrastare fenomeni di abuso od utilizzo improprio – è consentita all’interno di determinati parametri quantitativi, giornalieri e mensili: per il medesimo veicolo, infatti, non può essere erogato un rifornimento a prezzo scontato se non almeno dopo dodici ore da quello precedente, ed inoltre con quantitativi massimi di gasolio acquistabili a prezzo ridotto non eccedenti 80 litri/giorno e 250/litri/mese.
La misura si affianca a quella già operante sin dal 2000 per gli acquisti di benzina e stabilizzata nel 2013 mediante la fissazione degli sconti nella misura di 0,33 euro/litro per i Comuni della fascia A e di 0,25 euro/litro per i Comuni della fascia B [da dieci a venti chilometri di distanza dal confine].

bearzi bruno

Al confine orientale, la Giunta Regionale del FRIULI VENEZIA GIULIA ha pubblicato la deliberazione che proroga di un ulteriore trimestre, cioè fino al 31 marzo, la maggiorazione del contributo ai cittadini residenti sugli acquisti di gasolio e benzina.
La legge regionale 14/2010 ha stabilito la misura basilare dei contributi in 12 cent/litro per la benzina ed in 8 cent/litro per il gasolio, cui la norma ha statuito di apportare maggiorazioni di diversa intensità in funzione delle condizioni economico-sociali del territorio.
Nei comuni di Zona 1, quelli cioè montani o parzialmente montani in cui è prevista una maggiore intensità contributiva, la misura totale del contributo è pari a 21 cent/litro per la benzina ed a 14 cent/litro per il gasolio, mentre nei comuni di Zona 2 è pari a 14 cent/litro per la benzina ed a 9 cent/litro per il gasolio.

Come è noto, il «pendolarismo del pieno» favorito da un troppo marcato differenziale del prezzo ha come ricaduta che ogni litro approvvigionato oltre confine da un residente nella aree frontaliere configuri – visto il peso del prelievo fiscale – una perdita di circa un euro per l’Erario nazionale.
Le misure di contrasto del fenomeno messe in atto dalle Regioni sono, pertanto, esattamente il contrario dell’assistenzialismo: si tratta di una risposta di mercato che porta benefici al cittadino, ma garantisce soprattutto ed in via prioritaria lo Stato, che è il vero socio maggioritario del prezzo dei carburanti.

 

 

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