AUTOSTRADE: TRAFFICO IN RECUPERO, VENDITE ANCORA GIÙ & ALTRO

foto autostrada

Qualcosa, dunque, sta riprendendo nei consumi, Ma, anche se non ci sono ancora dati relativi all’intero anno, dalle statistiche messe a disposizione da UNIONE PETROLIFERA per le vendite dei primi otto mesi del 2014 e da AISCAT per i flussi di traffico fino a novembre dello scorso anno emerge chiaramente che mentre i secondi sono in limitato recupero rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente [2013], le prime sono ancora in forte diminuzione.

L’andamento dei flussi evidenzia infatti che ad agosto il dato progressivo del periodo gennaio-agosto aveva recuperato sullo stesso intervallo dell’anno precedente circa 0,8 punti percentuali [a novembre poi consolidato a + 0,7 %], mentre ad agosto, sempre sul progressivo dell’anno e sempre in rapporto al medesimo intervallo dell’anno precedente, LE VENDITE MARCAVANO UNA FLESSIONE DI ALTRI 10,2 PUNTI PERCENTUALI [su tutta la rete, ordinaria compresa, i dati del Ministero ad agosto davano un -2,54 %, quindi la rete autostradale perdeva quattro volte tanto], con una flessione pari a 141 milioni di litri.

Variazioni % traffico ed erogati autostrada su 2013

autostrade traffico vendite2

Se tale tendenza dovesse rivelarsi mantenuta fino al termine d’anno – cioè se non si fossero verificate ulteriori flessioni, di cui ad oggi non abbiamo ancora dati – il 2014 si chiuderebbe con una perdita di altri 205 milioni di litri, che sono pari – per capire bene di cosa si parla – all’erogato 2013 [4,330 milioni di litri/impianto] DI QUASI UNA CINQUANTINA DI AREE DI SERVIZIO.

Dal 2002, quindi – anno che registrò un risultato di 4,388 miliardi di litri -, le vendite sarebbero diminuite di 2,4 volte, pari al 59 % e ad un’emorragia di quasi 2,6 miliardi di litri, a rete distributiva sostanzialmente ferma, ed a flussi di traffico che nello stesso tempo sono cresciuti del 2,6 % per i veicoli leggeri e dell’1,0 % per i veicoli totali, dovendosi tuttavia tenere conto che la flessione per i veicoli pesanti è pari a 4,1 punti percentuali e che in questo ambito v’è da considerare il così detto «effetto TIR» derivante dal gap di prezzi e fiscalità nazionale che penalizza per il traffico pesante internazionale proprio la nostra rete e che vale – secondo le più recenti stime di UP – un volume di litri che corrisponde a circa il 15 % dei consumi in autostrada.

Variazioni % traffico e vendite autostrada su 2013

grafico autostrade2

Intanto sono ancora fermi i tanto necessari, quanto attesi indirizzi del Ministero delle infrastrutture e trasporti in merito ai criteri di affidamento delle gare in autostrada, nonché alle ipotesi di ristrutturazione della rete anche nella viabilità autostradale.

Proprio recentissimamente FAIB Autostrade, FEGICA ed ANISA hanno inviato al Viceministro Riccardo NENCINI una nota per aggiornarlo della situazione dopo l’incontro avvenuto nel dicembre scorso.

nencini

Per le Organizzazioni dei gestori autostradali – è stato scritto al Viceministro – è essenziale:

– assicurare la continuità contrattuale e gestionale sancita dagli accordi interprofessionali del 2002, sottoscritti – presso il Ministero dell’Industria – ai sensi della normativa vigente alla presenza dei Ministeri competenti, delle Società Concessionarie e dell’Unione Petrolifera;

– prevedere misure idonee a tenere in concorrenza i prezzi di benzina e gasolio praticati in autostrada con la rete ordinaria, evitando quella evidente disparità che ha  portato alla perdita del 50% delle vendite erogate;

– consentire una maggiore competitività sulle aree di servizio prevedendo nell’Atto di indirizzo la possibilità di consentire la vendita di prodotti non oil e di gastronomia nel sotto pensilina, così come più volte sottolineato dall’AGCM,  per favorire la concorrenza e superare il criterio di «esclusiva d’area»

– impedire la ghostizzazione degli impianti in Autostrada, processo che violerebbe la natura stessa del «pubblico servizio» assoggettato a concessione così come voluto dal legislatore a tutela di tutti i cittadini, compresi disabili e diversamente abili, coinvolgendo le Regioni, uniche titolate al rilascio della «concessione petrolifera» come previsto dalle norme vigenti;

– affidare nelle aree più piccole – quelle  con basso erogato – la gestione del non oil esclusivamente al gestore, alfine di consentire l’equilibrio economico delle gestioni;

– consentire il self service pre pay con accettatore di banconote solo nelle aree più piccole e nelle ore notturne [ma sempre con la presenza di un addetto per risolvere le questioni legate alla mobilità ], per ridurre da un lato i disagi e dall’altro  gli alti costi di servizio;

– avviare la  razionalizzazione della rete, così da prevedere chiusure degli impianti sotto la soglia della sostenibilità economica, riposizionando la rete con intervalli chilometrici in linea con la media dell’Europa Comunitaria.

E sempre sul fronte autostradale, se nei giorni scorsi si è segnalata l’iniziativa unilaterale di ENI ed ASPI per l’applicazione di modalità di vendita self pre pay [ossia di Iperself], è ora la volta di KUWAIT – anzi KRI – di andare one to one dalle gestioni delle aree di servizio ex SHELL a proporre unilateralmente condizioni economiche, azioni promozionali e politiche di fidelizzazione assolutamente al di fuori di ogni contesto di relazione con le rappresentanze dei medesimi.

FAIB Autostrade, FEGICA ed ANISA hanno comunicato alle due aziende di «rinnovare la richiesta di un incontro urgente volto a individuare le criticità sussistenti e le soluzioni – economico-normative – necessarie», significando che «i gestori rappresentati accetteranno le forniture medesime al solo fine di garantire la prosecuzione della regolarità e continuità del pubblico servizio di distribuzione carburanti in autostrada, con la più ampia riserva sulle condizioni economiche che Kupit adotterà senza alcun confronto preventivo con le nostre Associazioni e/o i relativi gestori. Analogamente, la adesione alle iniziative promozionali e alle condizioni di accettazione delle carte aziendali che eventualmente i gestori medesimi hanno in questi giorni manifestato – in condizioni di evidente dipendenza economica – a fronte delle proposte avanzate dalla stessa Kupit, non potrà in alcun modo intendersi come accettazione delle relative obbligazioni pecuniarie».

Nota informativa
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