SICILIA: LA «RICETTA» DEI CONTRATTI DI APPALTO DI SERVIZI

GRS

Da QUOTIDIANO ENERGIA [per g.c.] segnaliamo la seguente intervista rilasciata nei giorni scorsi alla testata giornalistica da GRS PETROLI sia per la sua rappresentatività degli assetti che sta assumendo la rete distributiva di carburanti della Sicilia sia per il quadro delle relazioni commerciali e contrattuali che questo gruppo distributivo ipotizza nell’evoluzione del proprio marchio.

<<In un momento certo non facile per il downstream nazionale, c’è chi è convinto che il settore possa riservare ancora opportunità, a patto che si dimostri pronto ad evolvere. È il caso di GRS PETROLI, storico partner siciliano di Q8, che alla fine dello scorso anno ha acquisito per 30 milioni di euro i 220 punti vendita di ERG OIL SICILIA, di cui il 70% prenderà i colori di Q8 e il restante 30% quelli del nuovo marchio EOS (di proprietà di GRS).

QUOTIDIANO ENERGIA ha fatto il punto sull’operazione e sui piani futuri del gruppo Grs con l’Amministratore Delegato della società nonchè presidente del Consiglio di Amministrazione di EOS, Davide Maniscalco.

D: A che punto è il rebranding dei punti vendita ex Erg Oil Sicilia?

R: Il processo di rebranding sta andando avanti velocemente, compatibilmente con le autorizzazioni dei Comuni. Al momento abbiamo concluso 30 cantieri, soprattutto nella Sicilia Orientale, mentre nell’area di Palermo siamo ancora un po’ indietro, ma stanno arrivando i necessari via libera comunali. Stimiamo di concludere l’operazione al massimo entro fine anno.

D: Come sta andando il nuovo marchio Eos? Quale sarà la sua politica di prezzo rispetto ai vostri impianti con i colori di Q8?

R: Per Eos abbiamo fatto partire un progetto «pilota» a Siracusa. Si tratta di un punto vendita nel centro commerciale AUCHAN di Melilli e sta avendo un buon successo in termini di nuovi volumi. È un marchio che piace e la nostra strategia è ovviamente quella di attribuire maggiore massa critica a questi colori. La possibilità che sostituisca Grs è uno dei nostri obiettivi a tendere. Per le no-logo l’unica leva commerciale è il prezzo e qui sicuramente Eos si distinguerà dalla bandiera di Q8, anche perché in questo secondo caso la politica commerciale segue logiche diverse nell’ambito del rapporto di convenzionamento e ci sono margini lordi differenti.

D: Per il downstream non è un momento facile. Quanto ha contato avere un partner come Q8 per intraprendere l’acquisizione dei punti vendita ex Erg Oil Sicilia? Come si svilupperà la vostra collaborazione?

R: Noi crediamo fortemente nel settore e continuiamo a vedere opportunità. Non mancano le criticità, ma c’è un margine che ancora tiene. Probabilmente serviranno interventi sia sui rapporti contrattuali che disciplinano la filiera distributiva che su un’auspicabile segmentazione della rete. La partnership con Q8, con cui abbiamo un rapporto di macro-convenzionamento classico con forniture in esclusiva merceologica e licenza d’uso del marchio, è stata decisiva. È una compagnia che come dimostra l’acquisizione del downstream SHELL investe molto in Italia. La collaborazione è solida e si pensa anche al futuro. Al riguardo è stata significativa la visita del numero uno Alessandro GILOTTI a Palermo lo scorso 20 luglio: da un lato si è celebrata l’acquisizione di Erg Oil Sicilia da parte del gruppo Grs e, dall’altro si è parlato anche di ipotesi di sviluppo. Sicuramente ci sarà un ulteriore consolidamento della nostra posizione: prevediamo senz’altro nuove operazioni.

D: Su cosa si basa la vostra ricetta per la rete siciliana?

R: Secondo noi la rete può funzionare se, all’esito di una concreta ed auspicabile razionalizzazione, diventa flessibile e se c’è una molteplicità di offerta. Quello che abbiamo in animo è creare laddove possibile una rete totalmente automatizzata, magari sviluppata con il partner petrolifero che ha una vasta esperienza in materia, prevedendo inoltre dei diversi formati contrattuali che trasformino il gestore nell’appaltatore di un servizio distributivo.

In Sicilia, inoltre, si sta intensificando il fenomeno dell’infiltrazione extrarete su rete, per cui ci stiamo concentrando su sottoscrizione di un protocollo di collaborazione con le autorità di vigilanza che consenta di arginare questa pratica distorsiva della concorrenza che vede l’immissione su rete «brandata» di prodotto proveniente da depositi commerciali e fiscali, contravvenendo ai vincoli di fornitura in esclusiva merceologica.>>

GRS 2

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