FIGISC-CONFCOMMERCIO VICENZA RACCOGLIE FONDI PER STACCHIO

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A seguito del drammatico episodio di criminalità avvenuto a Ponte di Nanto, il Consiglio della FIGISC-CONFCOMMERCIO di Vicenza ha deciso di istituire una raccolta fondi per dare un sostegno alle spese legali di GRAZIANO STACCHIO, il benzinaio coinvolto nella rapina alla gioielleria Zancan.

L’invito a contribuire è rivolto non solo agli aderenti alla FIGISC, ma anche a tutti gli altri associati alla Confcommercio di Vicenza.

Questi gli estremi del conto corrente aperto presso la

Banca Popolare di Vicenza:

Iban IT58T 05728 11810 01057 1216670, intestato a Confcommercio Vicenza – Associazione Provinciale Gestori Impianti Stradali Carburanti Figisc

causale «Fondo Solidarietà Assistenza Legale».

«Con questa iniziativa, condivisa da tutta la categoria, vogliamo esprimere la nostra vicinanza al collega Stacchio. Sarà la Procura – afferma EUGENIO GIUSEPPE VOLPATO, presidente della FIGISC-CONFCOMMERCIO di Vicenza – ad accertare con esattezza come sono andati i fatti, ciò non toglie che quella del collega Stacchio è stata una reazione umanamente comprensibile di fronte ad una situazione di estremo pericolo non solo per la sua incolumità, ma anche per quella dei lavoratori della gioielleria rapinata».

Il Presidente Volpato sottolinea, poi, l’esasperazione che da tempo vive una categoria, quella dei benzinai, troppo spesso nel mirino della criminalità, con ripetuti assalti, rapine e furti che spesso si concentrano su questo tipo di attività: «Viviamo nel terrore – afferma – perché siamo esposti ogni giorno alla roulette russa di bande criminali che con troppa facilità prendono di mira le nostre attività e quelle dei nostri colleghi commercianti. Sappiamo che le Forze dell’Ordine ce la stanno mettendo tutta per prevenire e reprimere furti e rapine, ma se non si è in grado di fermare questa escalation criminale, come dimostra quanto sta accadendo, vuol dire che qualcosa non funziona. E infatti – conclude Volpato – è evidente che alle Forze dell’Ordine mancano uomini e mezzi sufficienti per un più efficace presidio del territorio. Così come è evidente che se delinquenti con alle spalle gravi fatti di criminalità sono liberi di partecipare ad una rapina a mano armata, c’è molto da cambiare anche nelle nostre leggi e nel funzionamento dell’apparato giudiziario».

 

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