I LAVORI DEL CONSIGLIO NAZIONALE FIGISC

I LAVORI DEL CONSIGLIO NAZIONALE FIGISC

Il giorno 18 novembre 2015, presso la sede della a Roma, si è riunito il Consiglio Nazionale FIGISC.

Il Presidente Nazionale, Maurizio MICHELI, ha aggiornato il Consiglio sulle attività politico-sindacali messe in atto dalla Federazione, raccogliendo l’opinione dei Consiglieri presenti sulle varie tematiche affrontate nel dibattito.

Sull’argomento della ristrutturazione della rete si è sottolineato che in sede di lavori parlamentari già alla Camera le proposte scaturite dalla concertazione tra le varie componenti del settore sono state travisate da alcuni emendamenti presentati in aula e che il passaggio al Senato [su cui si riferisce in un successivo articolo in questo stesso numero di Figisc Anisa News] appare ancor più problematico circa i risultati ed i contenuti finali del provvedimento. FIGISC, unitamente a FAIB e FEGICA, sta monitorando i lavori e sarà cura della Segreteria Nazionale tenere aggiornate su tale argomento le componenti territoriali.
Nel corso del dibattito il Consiglio è stato altresì informato dalla Vicepresidente Daniela MARONI sulle recenti novità introdotte nella Regione Lombardia in tema di nuove aperture e turnazione.

Sul tema dei rapporti con le compagnie petrolifere, il Presidente, dopo il rituale ringraziamento a i componenti dei vari Comitati di Colore per la dedizione e la professionalità dimostrata nel portare a termine i maggiori accordi sindacali sin qui intervenuti [ENI, ESSO, Q8 e TOTALERG], ha sottolineato il permanere di rilevanti criticità, sia in ordine alla gestione degli accordi in essere sia in ordine alle questioni generali sempre aperte [doppio canale dei prezzi, inosservanza delle condizioni eque e non discriminatorie, diffusione delle contrattazioni anomale ed individuali, diffusione del ghost, crescente divario dei prezzi nelle due diverse modalità di servizio, ecc.].

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Da parte del Vicepresidente Vicario Vincenzo MOSELLA è stato illustrato un documento redatto in condivisione con il Comitato di Colore ENI della Campania che esprime fortissimo disagio per il calo di marginalità dei distributori campani dovuto alle nuove articolazioni economiche previste dal recente accordo siglato [«….gestori che operano in un territorio dove c’è la più alta percentuale di servito e le cui perdite economiche, impianto per impianto, oscillano tra i diecimila ed i ventimila euro per i primi sei mesi di applicazione dell’accordo….»], mentre ulteriori Consiglieri [tra cui Vincenzo PEZZUTO, in particolare] hanno sottolineato la necessità di farsi parte attiva nei confronti di ENI per respingere le numerose contestazioni che la Compagnia sta elevando ai gestori su presunte inadempienze relative alla Carta dei Servizi.
Il Presidente MICHELI, condividendo le osservazioni sulle diverse criticità derivanti da una applicazione assolutamente arbitraria dell’accordo da parte aziendale, ha annunciato la prossima attivazione, di concerto con le altre sigle sindacali, di iniziative incisive, anche attraverso un’analisi legale, sulle procedure di contestazione messe in atto da ENI.

Il Consigliere Sante SCARANELLO, in qualità di rappresentante di colore Q8, sollecitando il Consiglio e la Presidenza sull’urgenza di un ulteriore confronto con la Petrolifera, ha analizzato la situazione dei gestori in merito al crescente differenziale tra le modalità self e servito e sulla ulteriore proliferazione del canale QEasy nella rete di marchio.

Il Presidente MICHELI ha ragguagliato il Consiglio sullo stato della vertenza giudiziale promossa da FIGISC, FAIB e FEGICA nei confronti di TAMOIL per il mancato rinnovo degli accordi presso il Tribunale di Milano, informando altresì che il dibattimento è stato rinviato al 25 febbraio 2016.

Il Vicepresidente Bruno BEARZI, relazionando il Consiglio sui temi affrontati in due importanti convegni organizzati durante la manifestazione Oil&nonoil, ripropone con forza il tema della revisione degli istituti contrattuali [revisione che, pur prevista in astratto sin dal 2012 dalla legislazione sulle liberalizzazioni, non ha trovato fino ad oggi nessuna minima definizione], sottolineando come il gestore non ricopra alcun ruolo autonomo nella filiera distributiva – anche perché i vincoli configurati dal tradizionale contratto di comodato e dalla esclusiva di fornitura ne hanno esasperato la totale dipendenza economica e l’esposizione alle involuzioni e storture del mercato -, e sollecitando l’urgenza, unitariamente alle altre sigle di rappresentanza dei Gestori, di «spingere» sulla diffusione del contratto di commissione, che, sollevando in parte i gestori da rischi ed oneri finanziari che non sono ulteriormente sostenibili a fronte delle dinamiche del mercato e dei prezzi, ne riconosca almeno un’equa remunerazione per l’insostituibile e specifica funzione di servizio nella filiera del sistema distributivo, sganciandola dal prezzo.

Sulla proposta del Consigliere Luciano DI SIMONE di valutare modificazioni statutarie del CIPREG per favorire l’utilizzo di una parte degli accantonamenti da parte dei gestori iscritti – proposta è motivata dalle difficoltà economiche che in questo momento stanno gravando su tutti i gestori – il dibattito ha registrato opinioni discordanti.

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E se unanime è stata la consapevolezza, espressa dal Consiglio, del permanere e dell’ulteriore aggravarsi di tutte le difficoltà della Categoria, c’è da dire che rimangono purtroppo assolutamente attuali ed ineludibili sul tavolo tutte le problematiche che avevano suggerito, a distanza di un anno esatto dai lavori del Consiglio del 18.11.2014 [si veda anche Figisc Anisa News n. 46 del 29. 11.2014], di «istituire un gruppo di lavoro per valutare ed organizzare tutte le iniziative ritenute più opportune ed incisive per un rilancio dell’attività della Federazione», tutte le criticità su cui il Presidente auspicava [si veda anche Figisc Anisa News n. 29 del 02.08.2015] «di tutte queste cose, di questi interrogativi che ho voluto raccogliere ed esporre in questa sede, si dovrà cominciare a discutere [ed a decidere in qualche senso!] davvero, negli organismi sociali della FIGISC, ed in generale rispetto al nostro mondo e rispetto alle altre Organizzazioni della categoria, se solo si vuole intravvedere una prospettiva e non rassegnarsi o non solo subire passivamente gli eventi e lo scorrere del tempo». [G.M.]

Nota informativa
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