ILLEGALITÀ: SOTTOSCRITTO DOCUMENTO UP-ASSOPETROLI

gasolio-contrabbando

Il 12 maggio con nota congiunta UNIONE PETROLIFERA ed ASSOPETROLI è stata annunciata la sottoscrizione del documento a due sulle proposte contro l’illegalità nel settore: «Dando seguito all’impegno sottoscritto lo scorso dicembre con la costituzione di un tavolo permanente, Unione Petrolifera ed Assopetroli hanno messo a punto un documento congiunto con una serie di proposte operative al fine di contrastare il crescente fenomeno dell’illegalità nel mercato petrolifero» riporta la nota che rimarca che il fenomeno genera «un danno rilevante per l’Erario, penalizza gli operatori onesti che vengono spiazzati da soggetti senza scrupoli spesso legati alla criminalità organizzata, danneggiando i consumatori finali con prodotti spesso di dubbia qualità».

Entrando nel merito dei contenuti, le due Associazioni sottolineano che il documento traccia «una serie di interventi di semplificazione e revisione normativa nell’ambito della disciplina dei depositi fiscali, della tracciabilità dei prodotti petroliferi e dell’identificazione degli operatori presenti sul mercato, intervenendo altresì sul regime di circolazione comunitaria dei prodotti e delle cosiddette lettere d’intenti per contrastare l’evasione Iva».

Sul versante di UNIONE PETROLIFERA, il Presidente, Claudio SPINACI, definisce «il documento sottoscritto oggi, che nelle prossime settimane illustreremo ai principali referenti istituzionali, … il contributo concreto di un intero settore per cercare di arginare un fenomeno in continua crescita i cui effetti sono devastanti per un mercato che è già ai limiti della sostenibilità economica. Questo sforzo congiunto, che è il dato più rilevante di questa iniziativa di contrasto all’illegalità, ha proseguito Spinaci, ha anche l’obiettivo di far sì che il prodotto venduto sia sempre di qualità e certificato, senza rischi per gli automobilisti e per l’ambiente».

CLAUDIO SPINACI

Dal fronte ASSOPETROLI-ASSOENERGIA, il Presidente Andrea ROSSETTI giudica il documento come «uno snodo importante su un problema di scottante attualità. È un punto di arrivo che deve farci approdare a una interlocuzione qualificata con le Istituzioni. Molteplici forme di concorrenza sleale stanno marginalizzando le imprese sane e questa distorsione produrrà effetti irreversibili su larga scala senza un contrasto adeguato e rapido. La marcata offensività di questi reati in tutto il Paese deve imporre a Governo e Istituzioni di agire in modo coordinato a salvaguardia di un settore economico fondamentale. Le proposte elaborate in questo documento sono un contributo nella giusta direzione».

E la firma del documento han anche stimolato una riflessione di STAFFETTA QUOTIDIANA che, pur deplorando che sia «passata completamente inosservata sulla stampa nazionale la firma del documento comune UP-Assopetroli sulle misure da adottare contro l’illegalità», aggiunge però qualche rilievo sull’efficacia del messaggio, con quanto segue [per g.c.]:

rossetti assopetroli

<<Illegalità, liberi tutti?

«Vogliamo importare il gasolio per autotrazione su autobotti dalla Slovenia-Croazia verso l’Italia. Effettivamente il prodotto non sarà stoccato nel deposito, ma in maniera virtuale per fare in modo che possa transitare e poi successivamente essere venduto sul territorio italiano».

Questo è solo uno degli innumerevoli esempi di offerte «sospette» che gli operatori della distribuzione continuano a ricevere. Offerte caratterizzate da sempre maggiore insistenza e sempre minore pudore. In questo caso addirittura si confessa candidamente che il deposito serve solo a «ripulire» il prodotto dal punto di vista fiscale e non per stoccarlo fisicamente.

La questione ormai riguarda larghe fette di mercato e non più solo chi è più propenso a infrangere le regole per ottenere dei vantaggi. Girano nomi sempre più importanti, in tutte le articolazioni della filiera.

Per resistere alla tentazione di andare sul «mercato parallelo», un operatore ha bisogno di segnali forti, puntuali e rassicuranti sul fatto che questo mercato sarà aggredito con decisione e che la concorrenza sleale sarà ricondotta al suo ambito fisiologico. Se invece legge di «una serie di interventi di semplificazione e revisione normativa», probabilmente continua a cercare il prezzo più basso senza farsi troppe domande sulla provenienza. Se questo è il massimo che si può fare, nel merito e nella tempistica delle proposte e nel metodo di comunicazione anche al grande pubblico, tanto vale dire «liberi tutti».>>

Nota informativa
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