FONDO INDENNIZZI: PROROGATO AL 30/4 VERSAMENTO SECONDA RATA
— 25 Gennaio 2015È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di data 21 gennaio 2015 il Decreto del Ministero dello sviluppo economico del 3…
ContinuaÈ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di data 21 gennaio 2015 il Decreto del Ministero dello sviluppo economico del 3…
ContinuaGià trapelata da alcuni mesi con segnalazioni da parte dei sindacati dei dipendenti, la notizia della fine del modello delle…
ContinuaMentre c’è ancora chi si domanda come mai se il prezzo del petrolio crolla ben del 60 % non si…
ContinuaFirmare un accordo per evitare la prospettiva di una totale assenza di regole nei rapporti tra gestori ed azienda, che avrebbe unicamente rafforzato – in tutto il settore e non solo nell’ottica aziendale di ENI -, la condotta di scendere direttamente alle singole gestioni per strappare condizioni economiche e normative individuali in totale assenza di una contrattazione collettiva, rinunciando così a tutti gli effetti a contrastare lo stravolgimento e l’annullamento di quelle regole che ancora la normativa di settore prevede per le relazioni tra le parti, e contribuendo ad confermare la politica delle aziende mirante ad ottenere la totale delegittimazione e delegificazione proprio di quelle ancor residue norme.
ContinuaImpercettibile segno di ripresa sui consumi con i dati provvisori appena pubblicati dal Ministero: dopo il risultato molto positivo di…
ContinuaQualcosa, dunque, sta riprendendo nei consumi, Ma, anche se non ci sono ancora dati relativi all’intero anno, dalle statistiche messe…
ContinuaMentre la partita della razionalizzazione della rete oscilla tra nette opposizioni e possibili punti di intesa all’interno delle componenti storiche…
Continua«Liberalizzazione delle forme contrattuali tra il titolare di autorizzazione e gestore: introdurre il principio della libera contrattazione nei rapporti tra…
ContinuaSe si prendono le stime delle medie annue nazionali del 2014 di alcuni prezzi al consumo – valutati per il…
ContinuaUn punto di partenza che contribuisce a scalfire quel modello «ideologico» del rifiuto a trattare e della visione del prezzo e della rete che in questi anni è stato l’unico a tener banco nel settore.
Questo è il valore – certo non facilmente percepibile a chi soffre quotidianamente – di questo accordo che non può certo essere venduto come una grande vittoria, ma neppure liquidato sommariamente come l’ennesima «fregatura».